Il lato oscuro della luna
I nostri doveri videoludici sono stati molti dall’alba dei tempi, ci siamo trovati ad affrontare invasioni aliene, demoni, mostri di ogni genere; nel lontano 1982 la nostra tranquilla scorrazzata sulla luna poteva trasformarsi in un inferno di missili e trappole.
Ed eccoci quindi a parlare di Moon Patrol, antico titolo arcade che fonde in sé una serie di altri giochi, innovando la formula di Space Invaders e amalgamandola a meccaniche platform.
Ci troveremo alla guida di un mezzo che corre furioso lungo la superficie lunare. Per prima cosa dovremo schivare le buche e i vari ostacoli che troveremo sul nostro percorso.
Il compito, già piuttosto complicato, viene reso ancora più arduo dal costante attacco alieno che vede una serie di astronavine scendere sempre più in basso senza dimenticare di spararci addosso i loro proiettili.
Eccoci quindi alle prese con un gioco che richiedere riflessi ben saldi e capacità tecniche per ottenere punteggi di livello.
Una luna caotica
Moon Patrol è un classico arcade e un titolo della prima ondata di videogiochi. Un prodotto ancora divertente grazie al suo sistema di controllo intuitivo e alle meccaniche, semplici, ma capaci di generare dipendenza.
Come spesso accade con questi prodotti, ci troviamo davanti a un gioco del lontano passato, un titolo che fa del puro gameplay la sua forza e che si basa princiapalmente sul fattore punteggio e sopravvivenza.
Indimenticabile la colonna sonora, ossessiva ma piacevole che accompagna la nostra corsa spericolata per lo scenario stellare.
Moon Patrol fa parte di quei prodotti che hanno segnato una intera epoca, giochi che ci permettono di vedere quanto il media sia evoluto nel tempo, ma anche quanto, le idee più semplici e immediate, riescano a reggere decine di anni, continuando a brillare nel firmamento dei videogiochi.
Un piccolo cult, da riscoprire per i più giovani e su cui ritornare per chi ha avuto la fortuna di incontrarlo ai suoi esordi.