Strider: In guerra per l’umanità
Nato come Arcade e successivamente convertito in svariati formati, Strider è un vero e proprio cult del genere action.
Il titolo, forte di una trama sfaccettata e di una lore degna degli anime dell’epoca, ci vedrà alla guida di uno Strider, uno degli ultimi guerrieri addestrati per sconfiggere una minaccia aliena che ha decimato gli abitanti del pianeta terra dalla sua base Third Moon.
Eccoci quindi di fronte a un titolo platform e action di rara fattura, caratterizzato da combattimenti frenetici, tecniche ninja e una serie di idee di gameplay che lasciarono sconvolti all’epoca della sua uscita.
Strider, riesce infatti a proporre meccaniche innovative, un immaginario fresco e un protagonista con tanto i sciabola al plasma in grado di colpire e coinvolgere i giocatori di oggi e di ieri.
Saranno gli scenari suggestivi, fatti di esotiche moschee, e simbologie che ricordano la Russia dell’epoca, assieme alle musiche incalzanti e al gamepay ricco di sfaccettature a trascinarvi all’interno di un’opera che ha segnato la storia dei videogiochi.
Azione furiosa
Strider è un titolo estremamente veloce, difficile da gestire per chi non fosse abituato ai canoni di difficoltà del retrogaming.
Il gioco è in realtà molto breve, ma è proprio la sua difficoltà a donargli una certa longevità, costringendoci ad affrontare le varie sequenze più e più volte fino a impararle e capire al meglio come affrontare le varie difficoltà.
Il comparto tecnico è eccellente, così come la direzione artistica.
Gli scenari sono davvero vari e ci troveremo a combattere all’interno di strane giungle, così come di ambienti ultratecnologici, tipici della scifi dell’epoca.
Strider è senza dubbio un titolo ispirato, che diverte anche oggi se siamo capaci di affrontare i suoi picchi di difficoltà.
Memorabili gli strani boss che ci troveremo a sconfiggere nel corso dell’avventura e che ci metteranno davvero a dura prova.
Nota di merito va poi alla colonna sonora, suggestiva e malinconica al punto giusto.