Rivoluzione o prototipo in anticipo sui tempi?
Negli ultimi mesi la rivoluzione Cloud si è mostrata in modo ufficiale.
Al momento è possibile giocare con Playstation Now e godere, da PC o da PS4 di titoli in streaming, privi quindi di un supporto fisico e di una installazione.
La vera rivoluzione sarà però Stadia, console virtuale che minaccia di mandare in pensione in modo definitivo i nostri amati e odiati hardware.
L’arrivo di Stadia e di servizi simili potrebbe chiudere una volta per tutte la diaspora dei videogiochi e m
etterci a disposizione il media videoludico senza esclusive e suddivisione in epoche e piattaforme.
Questo avvicinerebbe una volta per tutte i videogiochi alla letteratura, alla musica e al cinema, proprio per fruibilità dei contenuti e abbattimento del muro del tempo.
D’altro canto, ci troveremmo con videogiochi ancorati a server e società che presto o tardi potrebbero chiudere, rendendo precaria la conservazione che ci porta ancora oggi a giocare titoli del finire dei 70.
A quanto pare però, Stadia non sarà incisiva come ci aspettiamo, o almeno dovrà accontentarsi di prestazioni inferiori delle rivali Sony e Microsoft.
Stadia è la rivoluzione che aspettiamo?
Stadia potrebbe rivelarsi un’opportunità per gli sviluppatori.
La console virtuale sarebbe molto versatile e potrebbe aprire la strada a moltissime realtà minori che non riescono ad abbattere il muro economico per le produzioni su vasta scala.
Stadia darebbe anche più spazio alla sperimentazione.
A quanto pare però l’ambiente di lavoro Stadia è più in linea con l’attuale generazione che con la prossima.
Google ha spiegato come gli sviluppatori possano appoggiarsi a più console virtuali, questo non toglie che, in linea di massima alcuni prodotti Stadia potrebbe dover subire un downgrade rispetto a quelli della nuova generazione.
Naturalmente Stadia manda anche di un legame affettivo, le saghe storiche esclusive di Sony, Microsoft e Nintendo non saranno ovviamente parte della piattaforma Google che riuscirà magari a crearne di nuove.
Di sicuro l’E3 2019 chiarirà la situazione Stadia, mostrando soprattutto se la console virtuale punti a casual gamers o se l’obiettivo sia davvero entrare nel grande business e competere con i colossi del settore.