Il castello di Wolfestein
Uscito nel 1981, Castle Wolfestein è il titolo che ha dato inizio a quella che si è trasformata nel tempo in una saga FPS, ma che affonda le sue origini nella terza persona e nelle prime dinamiche stealth del mondo dei videogiochi.
Ci troviamo a vestire i panni di un prigioniero che tenta la fuga da una castello pieno di nazisti.
Potremo raccogliere diversi oggetti da utilizzare nella nostra avventura.
Eccoci quindi a frugare in giro per le stanze utilizzando elementi survival in anticipo di decenni.
Interessante è poi l’interazione con i soldati nemici che potremo uccidere, spogliare (per travestirci da guardia), minacciare con un’arma da fuoco e così via.
Castle Wolfestein nonostante la sua età, vanta una serie di meccaniche uniche che lo rendono ancora oggi un prodotto interessante e godibile.
Vi troverete spesso a bocca aperta di fronte alla profondità del gameplay che sembra un prototipo dei moderni titoli stealth.
Priva di diventare un FPS
Per quanto amiamo alla follia Wolfestein 3d, viene naturale chiederci quale sarebbe il futuro del brand se invece di seguire la massa si fosse intestardito sulle meccaniche originali.
Possiamo trovare come erede spirituale di Castle Wolfestein soltano il sottovalutato e bellissimo Saboteur, titolo dell’era PS3 capace di farci vivere emozioni come quelle di Castle Wolfestein ma in una salsa moderna.
Di sicuro, un prodotto così particolare si è appiattito non poco, diventando nel corso degli anni una icona FPS per poi tornare con un reboot carino ma che lascia il tempo che trova.
Preferiamo di gran lunga sprofondare nei meandri del castello di Wolfestein, alle prese con sprite di guardie e SS e con la disperata fuga del nostro protagonista che dovrà usare ogni strategia possibile per uscire vivo dal terribile maniero roccaforte dell’asse.
Un capolavoro che merita tuttala vostra attenzione.