Twitch sarebbe sotto accusa in Russia dove, oltre ricevere una multa di 3 miliardi, la piattaforma potrebbe anche venire chiusa in modo definitivo.
Da sempre, il problema principale di Twitch, è quello della gestione dei suoi contenuti.
La moderazione si basa su algoritmi e segnalazione,oltre che su operatori Amazon.
Nel complesso però, molto spesso gli illeciti sfuggono alla piattaforma e gli account vengono bannati più avanti quando le questioni emergono.
A quanto pare però, diversi utenti Twitch hanno trasmesso attraverso i propri livestream alcune partite della Premier League britannica.
In Russia i diritti delle partite sono in mano a Okko Спорт, parte del Rambler Group, che ha subito fatto causa alla piattaforma.
Si parla infatti di 36000 episodi del genere che si sarebbero verificati.
Cifra per la quale Rambler Group ha chiesto 5 milioni di rubli per ogni violazione, per un totale di circa 3 miliardi di dollari.
Secondo le informazioni, Rambler avrebbe chiesto anche la chiusura di Twitch che potrebbe far sparire la piattaforma in Russia.
Secondo Twitch però, le prove contro di lei sono lacunose e non sono presenti un numero adeguato di registrazioni ufficiali e prove delle violazioni.
La vicenda però, potrebbe avere risvolti ben più gravi per Twitch.
Si tratta infatti di un precedente che potrebbe vedere la piattaforma incriminata di diverse violazioni anche in altri paesi.
Molto spesso infatti, alcuni streamer, soprattutto quelli improvvisati, trasmettono contenuti senza licenza dando vita a una possibile violazione.
Fino ad adesso non c’erano state particolari lamentele nei confronti di Twitch.
Quello dei diritti sulle partite di calcio è però un business enorme che sembra non aver lasciato passare quella che potrebbe essere una perdita significativa.
Le violazioni sarebbero infatti 36000 un numero enorme se quantificato in diritti perduti da Rambler.
Staremo a vedere come andrà la questione per quella che, in origine, altro non era che una piattaforma di streaming di videogiochi.
