Secondo Gregory Mele, fondatore e direttore della Chicago Swordplay Guild, i combattimenti di The Witcher, la serie Netflix ispirata al videogioco e ai libri della saga dello strigo, sarebbero molto accurati e credibili.
Secondo l’esperto, Cavill risulta un combattente credibile, andando a rafforzare l’enfasi data dallo stesso attore sulla questione.
“Geralt è armato con una spada lunga dalla lama piuttosto corta, un equivalente fantasy di una forma di spada che è esistita intorno al 1400″, spiega Mele.
L’arma ha “un’elsa a due mani su una lama non più lunga, o non molto più lunga, di una spada a una mano, creando dunque un’arma che si adatta all’uso di una o due mani, cosa che significa che poteva essere usata a cavallo o al limite con uno scudo. Penso che la lama sia comunque un po’ corta, ma trattandosi di fantasy può essere considerata ragionevolmente realistica”.
Secondo l’esperto, le scene di combattimento sono molto credibili, e lo stesso fisico di Canvill perfetto per questo tipo di arte.
“Hanno progettato uno stile per Geralt: fendenti potenti, solitamente effettuati dopo parate, spinte in avanti e poi transizioni veloci su impugnature rovesciate, spesso tenendo la spada dalla base della lama”.
Un attestato di fiducia ad una serie che ha sfruttato con grande intelligenza una IP importante, assieme al vuoto fantasy lasciato da Game of Thrones e a quella clientela Netflix, molto legata al mondo dei videogiochi e produzioni di questo genere.
La serie di The Witcher non è di sicuro indimenticabile, apprezzabile è però la cura di particolari come questi, oltre all’impegno di Netflix nella produzione di qualcosa di più elevato della media, ultimamente piuttosto bassa delle produzioni originali della piattaforma.
Di videogiochi e tv ne abbiamo spesso parlato in senso disastroso, in questo caso, nonostante la serie sia immensamente inferiore a videogioco e libri, il risultato è più che lodevole.
Speriamo a questo punto che Resident Evil di Netflix risulti una produzione ancora migliore.