Sony, con una decisione che ha deluso tantissimi utenti, soprattutto considerando il supporto che la compagnia riceve e il successo di PS5, ha deciso di chiudere gli store si Playstation 3, PS Vita e PSP nella prossima estate.
Una scelta che punisce inutilmente gli acquirenti di queste console, in particolare della splendida ma sfortunata PS Vita.
A subire di più è infatti proprio Ps Vita, considerando che molti dei titoli più interessanti per la console sono indie disponibili solo in digitale.
La mossa di Sony rende quindi la sua console, mal supportata dalla stessa compagnia, quasi inutile quando, il 27 agosto i possessori di PlayStation Vita non potranno più acquistare giochi sul PlayStation Store.
Per prima cosa consigliamo di comprare il comprabile prima che vengano chiusi gli store, i vostri titoli rimarranno infatti, per fortuna, scaricabili una volta acquistati. Attenzione però sul lungo termine perché non escludiamo che possano essere rimossi anche in modo definitivo, magari tra anni.
La fragilità del digitale
Una decisione questa, che mostra quanto sia fragile il mercato digitale e come, in tempi piuttosto brevi, possiamo perdere per sempre delle perle del mercato.
Ci viene in mente Oreshika, titolo straordinario, introvabile in retail, come lo stesso Soul Sacrifice Delta, capolavoro della console mai arrivato in retail in occidente.
Ma la lista è piuttosto lunga, basti pensare a giochi come Freedom Fighters senza dimenticare tutta la scuderia PSP e PSX che permetteva di giocare i grandi classici anche su PS Vita.
Che dire, una mossa in controtendenza col mercato e un trattamento poco gentile per i propri Clienti, soprattutto per chi ha supportato PS Vita.
E un campanello di allarme per il mercato digitale che ci porterà anno dopo anno a perdere per sempre piccoli e grandi capolavori.
Con queste politiche e con la tendenza ad abbandonare il retail, il retrogaming non esisterebbe.