Embracer Group ha presentato il suo Embracer Games Archive, un incredibile archivio con uno scopo senza precedenti: “archiviare e salvare quanto più possibile dell’industria videoludica”.
Un lavoro che abbiamo visto su diverse realtà come Internet Archive, e che punta questa volta a raccogliere tutti i videogiochi prodotti nella storia, nei limiti del possibile.
Al momento la banca dati contiene 50.000 giochi ma è destinata a crescere ancora, raccogliendo perle nascoste e giochi che magari consideriamo perduti.
Il progetto di Embracer Group è iniziato un anno fa e ha come obiettivo quello di preservare i videogiochi.
Sono davvero tanti i titoli perduti nel tempo e i giochi, soprattutto dei primi anni 80 e 90 difficilissimi da reperire. Fan e emulazione hanno tenuto in vita tante realtà, ma non sempre è stato possibile preservare i giochi del passato.
L’archivio si trova Karlstad in Svezia e punta ad avere copie fisiche di tutti i giochi rilasciati sul mercato.
Il gruppo punta inoltre a collaborare con realtà culturali e istituzioni per promuovere la sua collezione e la cultura del videogioco.
Ecco il comunicato ufficiale:
“Immagina un luogo in cui tutti i videogiochi fisici, le console e gli accessori sono raccolti nello stesso posto. E pensa a quanto ciò potrebbe significare per la cultura dei giochi e per consentire la ricerca sui videogiochi. Questo viaggio è appena iniziato e siamo in una fase iniziale.“
“Nell’Embracer Games Archive, crediamo che i giochi rappresentino un patrimonio che vale la pena celebrare e salvaguardare per il futuro. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo archiviare e salvare quanto più possibile dell’industria dei videogiochi“.
Un’iniziativa davvero incredibile che farà la gioia degli amanti dei retrogames.
Il problema delle piattaforme e della perdita dei giochi, è uno degli scogli più complessi da risolvere per il mondo dei videogiochi.
Se questo avviene anche nel Cinema e nella musica, per i videogiochi la grande varietà di piattaforme crea non pochi problemi, tanto che rischiamo spesso di perdere giochi memorabili ad ogni cambio di generazione, specie per i titoli che escono solo in digitale.