Pac-Man – Arcade | L’inizio di ogni cosa
Pac-Man è ancora oggi una delle icone del videogioco.
Quando si parla di videogames di ogni genere, il simbolino di Pac Man diventa un modo immediato per riconoscere il mondo dei videogiochi e quello che gli orbita intorno.
Il titolo della pallina divoratrice e dei suoi acerrimi nemici, i fantasmi, è una autentica pietra miliare dei videogame e tuttora un ottimo passatempo al di là degli oltre trent’anni (passati dalla sua uscita).
Pac-Man, rimane un monumento per tutta la produzione della nipponica Namco, oggi Namco Bandai.
L’idea di fondo è talmente semplice da essere allo stesso tempo geniale: in una serie di labirinti, il nostro simpatico globo giallo deve raccogliere tutte le sfere colorate per passare al livello successivo evitando le attenzioni degli inconfondibili fantasmi.
L’unico aiuto a sua disposizione è l’ingegno (di chi lo guida) per trovare i percorsi migliori e magari raccogliere qualche bonus strada facendo.
Pac-Man – Arcade | Un titolo immortale
Il segreto che rende Pac-Man ancora così appassionante e piacevole da giocare, si nasconde nella semplicità dei controlli, la simpatia dei personaggi e l’immediatezza delle schema di gioco.
Sono queste le chiavi di lettura per analizzare il capolavoro che Namco ha creato con qualche manciata di colori e pochi effetti audio mirati (tipo quello che decreta il Game Over o l’inizio della partita).
Visto con gli occhi di un gamer moderno, Pac-Man può sembrare limitato e spartano soprattutto sotto il profilo realizzativo, ma bastano un paio di partite per cogliere immediatamente l’essenza che sta alla base di tutto.
L’esperienza di Pac-Man è unica ed è adatta a tutti, in ogni era che possiamo immaginare.
Con un design accattivante e uno stile di gioco unico, Pac-Man conquista il giocatore creando un videogame della prima ora, basato sull’idea di realizzare giochi virtuali, letteralmente.
In buona sostanza, Pac-Man rappresenta tutto quello che doveva essere un gioco da sala negli anni ’80: semplice, veloce, immediato e difficile da abbandonare (così che i gettoni arrivassero costanti nel cabinato).
In pratica un vero e proprio simbolo della generazione coin-op come’era venti e trent’anni fa e come, purtroppo, non sarà mai più.