Duck Tales è stato uno dei maggiori successi del Nintendo Entertainment System e uno dei suoi titoli più famosi, soprattutto negli Stati Uniti. Recuperando gli elementi chiave dei migliori giochi di allora, era il 1989, Capcom riuscì a creare un platform game tra i più riusciti dell’epoca nonostante l’agguerrita concorrenza. Merito dei personaggi Disney, senza dubbio, ma anche di una giocabilità semplice e insieme molto impegnativa.
Nei panni di Paperone dovevamo confermarci i più ricchi del mondo esplorando una serie di grandi zone alla ricerca di tesori e preziosi cimeli nascosti. Il compito andava completato superando i classici livelli inquadrati lateralmente e disegnati a piattaforme, quindi ricchi di precipizi, salti e nemici. Questi ultimi erano un fastidio continuo a causa della loro presenza costante (in molti casi, erano illimitati e tornavano sullo schermo).
Ma non solo i nemici, tutta la struttura di gioco era pensata per chi aveva già una discreta esperienza nel settore platform. Una mossa sbagliata e si finiva la partita, cadendo in un precipizio o finendo nelle grinfie di qualche mostricciattolo. La spinta ad andare avanti arrivava dai molti segreti che ogni livello nascondeva, e dai tanti bonus da raccogliere. Senza contare che, come grafica e sonoro, Duck Tales resta tra le cose migliori viste su NES.
Sia il personaggio principale che i numerosi avversari offrivano un dettaglio molto elevato per l’epoca, pur avendo animazioni abbastanza povere e ripetitive. La varietà presente negli scenari, e l’ottima scelta dei colori, compensavano questa mancanza così come le musiche ispirate ai cartoni animati. Tra i tanti rivali di Mario, Duck Tales era uno di quelli che più si avvicinava a insidiare il trono dell’idraulico, se non come gameplay sicuramente nel carattere.
Il successo ottenuto dal primo episodio aprì inevitabilmente la porta a un seguito, uscito troppo tardi per avere l’impatto che meritava. In ogni caso, Duck Tales aveva già dimostrato che si potevano fare ottimi giochi anche sfruttando i nomi celebri, perfino in settori molto affollati come i giochi di piattaforme. Tant’è che lo abbiamo rivisto qualche anno fa come remake, sui principali formati casalinghi.