BurgerTime è un monumento delle sale giochi e dei videogame in senso stretto, avendo aperto la strada alle conversioni coin-op/casa tanto popolari negli anni ’80. Il successo della prima versione arcade portò questo titolo su tutti i maggiori formati dell’epoca dove riuscì a ripetersi restando per qualche tempo uno dei giochi più famosi in assoluto. Peccato che oggi non se lo ricordi quasi nessuno, a parte i fan del retrogaming o i veri appassionati.
L’idea di base era molto originale per quei tempi: nei panni di un cuoco, si dovevano completare i classici enormi panini all’americana camminando su ogni ingrediente fino a completare la ricetta. Il tutto veniva mostrato secondo il classico sistema delle schermate fisse, per i limiti tecnici dell’hardware disponibile allora (eravamo nel 1982). La grafica era ovviamente ridotta all’osso, ma mostrava numerosi tocchi di classe.
Tra questi, la cura nel design dei minuscoli personaggi iniziando dal protagonista per arrivare ai suoi avversari. Questi ultimi erano alimenti come uova o salsicce, decisi a fermare il lavoro del cuoco ostacolandone il cammino sugli enormi hamburger. L’unico aiuto a disposizione era il peperoncino che serviva per stordire momentaeamente i nemici. Peccato fosse limitato nel numero di utilizzi e non troppo efficace.
BurgerTime si distingue ancora oggi per la sua difficoltà esagerata, probabilmente derivata dal fatto che i livelli erano pochissimi e il gameplay parecchio ripetitivo. In altre parole, la casa madre Data East doveva trovare un modo per far mettere altri gettoni nel cabinato. Ne guadagnò parecchi visto l’enorme successo della prima uscita arcade, grazie al fatto che non c’era nient’altro di paragonabile come gameplay e simpatia.
Nel corso degli anni sono stati numerosi i tentativi di riportarlo sugli schermi attraverso seguiti e remake, ma nessuno ha raggiunto la popolarità del primo episodio. Quest’ultimo rappresenta ancora la migliore versione disponibile, se non altro per l’idea che muove l’azione a schermo. Cloni, sequel e riedizioni l’hanno ripresa alla lettera migliorando soltanto grafica e sonoro. Eppure BurgerTime, quello originale, ha ancora un fascino tutto suo.