Guardando Taz-Mania, legato ai cartoni animati Warner Bros, starete pensando all’ennesimo gioco di piattaforme basato su mascotte. Se negli altri adattamenti poteva essere vero, per il Super Nintendo venne scelto il genere dei giochi di guida. Esatto: giochi di guida! Taz era il nostro “veicolo” e si doveva guidare lungo percorsi ripieni di ostacoli e bonus, da completare entro il tempo limite.
La forte originalità del gameplay era stata applicata molto bene anche alla realizzazione, del resto il team di sviluppo erano gli stessi Visual Concepts poi diventati celebri su altri formati. Visto in movimento, Taz-Mania sembrava già nel 1992 simile ai giochi 3D che sarebbero arrivati molti anni dopo. Merito della fluidità notevole (per l’epoca), dei molti oggetti su schermo e delle ottime animazioni dedicate al protagonista.
Come detto, l’obiettivo era semplicemente completare ciascun livello mangiando abbastanza kiwi (non il frutto, ma il volatile tipico della Nuova Zelanda). Questi uccelli diventavano progressivamente più fastidiosi e difficili da catturare, ma era possibile tornare indietro e quindi controllare lo scrolling. Altri elementi degni di nota erano i personaggi che tansitavano lungo lo stesso percorso o i veicoli che potevano “stirare” Taz.
Benché fosse molto originale, e divertente per i primi dieci minuti, Taz-Mania soffriva parecchio sulla distanza per la poca varietà e la brevità complessiva. I pochi livelli risultavano presto ripetitivi e il gameplay troppo caotico: era facile perdere il controllo di Taz e andare a sbattere perdendo secondi preziosi. Ma non c’era nient’altro di simile né su Super Nintendo né su altri formati, con questo personaggio protagonista.
Taz-Mania ottenne una buona accoglienza all’uscita ma non fu mai un grande successo, come gli altri adattamenti della stessa serie TV (mai troppo fortunata nei videogame). Questa versione per Super Nintendo rimane una delle idee più originali applicate al personaggio di Taz, di solito confinato alle solite piattaforme. Servivano solo più varietà e una durata maggiore, per fare di questo titolo un piccolo classico.