Più un’espansione che un vero seguito, venne distribuito anche come upgrade al primo episodio, Turbo Out Run fu l’ennesima dimostrazione che fare seguiti è a volte controproducente. Ottimo gioco di per sé, arrivava dopo un autentico capolavoro ma non riuscì a eguagliarlo all’uscita del 1989. Eppure migliorava la grafica, inseriva nuovi elementi di gioco e potenziava perfino l’auto protagonista.
Questa volta, dovevamo attraversare gli Stati Uniti nel classico “coast to coast” da New York a Los Angeles superando non solo centinaia di veicoli, ma anche il meteo. Una delle novità era infatti la presenza di più elementi e ostacoli a insidiare la guida, a ben vedere fin troppi. Più che a superare gli avversari, si pensava a non sbattere contro tutta la spazzatura disseminata in strada. Ciò rendeva diversi passaggi troppo caotici e complicati, vista la presenza costante dell’auto in mezzo allo schermo.
Turbo Out Run era comunque un buon gioco di guida, impreziosito dalla disponibilità (e gestione attenta) del “boost”. Usandolo troppo si restava con l’auto surriscaldata e limitata al motore standard, ma attivandolo nei momenti giusti rappresentava un aiuto extra. Aumentando la velocità, rendeva la corsa ancora più frenetica e imprevedibile visto che era più facile andare a sbattere.
Uno dei grossi errori compiuti dal team di sviluppo fu l’eliminazione dei bivi che ancora oggi sono un elemento distintivo dell’intera serie. Il percorso era sempre lo stesso e quindi veniva subito a noia, anche considerato l’aumento nella difficoltà media (le prima fasi andavano rifatte più volte per imparare). Il secondo sbaglio più grande? Creare musiche appena accettabili dopo quelle davvero mitiche del primo capitolo.
In positivo, la grafica vantava molti più oggetti su schermo rispetto al predecessore e la sensazione di velocità restava ottima. C’era anche molta varietà nello scenario grazie agli effetti atmosferici, nonché un rivale che cercava di batterci nelle varie tappe con una Porsche 959. Ma qualcosa era stato perso a livello di carisma e il gameplay restava, in fondo, identico all’originale. Se ancora oggi tutti preferiscono Out Run, un motivo ci sarà…