Anche nei primi anni ’90 c’era qualche sviluppatore italiano di videogame, raro e quasi sconsciuto come sono quelli di oggi (a parte rare eccezioni). Uno di questi era Genias che portò su Commodore 64 la conversione, leggasi riduzione, di Warm Up per Amiga. Non che l’originale fosse troppo spettacolare, ma la versione C64 riusciva a peggiorarlo sensibilmente. Colpa della fretta o del team creativo? Difficile dirlo, ma viene da pensare più alla prima.
Come gameplay, si parla di un classico gioco di guida arcade inquadrato dall’alto, che offriva tutte le licenze ufficiali su macchine e piloti senza averne nemmeno una. A quei tempi, non era così difficile passarla liscia dato che non c’erano le leggi sui copyright che abbiamo oggi. Questioni burocratiche a parte, Warm Up aveva davvero poco della vera Formula 1, a cominciare dalla struttura di gioco.
Le gare si concentravano sulla velocità e sui riflessi pur avendo alcune influenze simulative nel consumo delle gomme e nel garage in cui modificare la vettura. Quest’ultimo era gestito in una sezione a parte che resta, probabilmente, la parte migliore del gioco. Grazie ai soldi guadagnati, potevamo migliorare aspetti come la tenuta di strada e l’accelerazione, aiutati da uno scorbutico meccanico.
Il vero dramma iniziava appena scesi in pista: oltre alla grafica troppo scarsa come dettaglio, c’era un sistema di controllo ben poco gestibile. In base alla sezione di pista, cambiava la direzione da usare sul joystick, quindi non c’erano i comandi tipici di altri titoli simili. Quest’unica differenza, insieme ai molti bug, rese Warm Up indigesto a gran parte degli utenti.
Il titolo firmato Genias era uscito chiaramente incompleto e non ottimizzato, soprattutto pensando all’originale per Amiga. I buoni spunti che offriva in alcune caratteristiche non erano stati sviluppati al meglio né si accompagnavano a un gameplay molto riuscito. Dato che eravamo nel 1991, con il C64 avviato alla fine dei suoi giorni, fu anche poco considerato come distribuzione. Un’altra nota a margine, insomma, nella storia del celebre computer casalingo.