L’inizio di tutto
Andando a scavare negli albori degli arcade ecco che troviamo questo Lunar Lander, le cui versioni successive, i più vecchi di noi potrebbero avere incontrato qua e là per il mondo. Lunar Lander esce a dirittura nel 1979 e vanta la sua figura come capostipite del mondo dei videogiochi. Stiamo parlando di una delle primissime simulazioni arcade dove ci troviamo alle prese con una navetta spaziale impegnata nel tentativo di atterrare senza subire troppi danni o peggio ancora esplodere!
Grafica minimale per un’epoca minimale
Sotto il punto di vista visivo, Lunar Lander si mantiene minimo indispensabile, bisogna però pensare che per l’epoca, il comparto visivo non era per niente male e svolgeva senza problemi il suo lavoro, così come continua a farlo oggi, regalandoci una minimalissima simulazione che ci vede alle prese col calcolo di valori e col tentativo disperato di migliorare i propri risultati o di puntare a un atterraggio con un punteggio superiore oppure, semplicemente, a tentare di sopravvivere alla struttura terribilmente punitiva del gioco. Quello che ci serve è tutto su schermo, abbiamo la nostra astronave, i vari valori numerici, e la mappatura della zona di atterraggio, il risultato è piacevole ancora oggi, una estetica minimale per gli amanti dell’ultra retrò, ma che si lascia amare e che convince nel suo stile.
Allunare più di trent’anni dopo
Lunar Lander si lascia giocare anche oggi, trasformandosi in un titolo passatempo, disponibile, data la sua natura, in centinaia di formati tra i quali quello browser. La meccanica di gioco semplicissima ha la caratteristica di dare una discreta dipendenza, costringendoci a tentare e ritentare, imparando dai nostri errori precedenti e lasciando inevitabilmente decine di corpi di astronauta sulle rocce lunari!
Un titolo per intenditori e per chi ama la storia profonda dei videogiochi, dateci un’occhiata perché potreste ritrovarvi ipnotizzati a sognare davanti a una grafica primordiale che scatena la nostra fantasia di pionieri spaziali.