La macchina del chaos
The chaos engine esce nel 1993 per Amiga e vive poi moltissime incarnazioni su altre piattaforme. Il titolo si distingue subito per uno stile massiccio a violento da fumetto americano. Ci troviamo tra le mani uno sparatutto con visuale isometrica studiato in particolare per il gioco in co-op ma godibile anche con l’aiuto dell’IA. Il gioco ci vede attraversare schermate dove ci vengono scagliati contro mostri di ogni genere. alla guida dei nostri nerboruti mercenari avremo accesso a incredibili armi tra le quali alcune completamente fuori di testa.
Quella sporca dozzina
La storia vede il mondo alle prese con un supercomputer che sta, di fatto, assimilando la realtà stessa rischiando di scatenare una apocalisse di assimilazione! Per fermare la macchina infernale viene assoldato un manipolo di cattivissimi mercenari che si faranno strada a suon di proiettili dentro il mondo folle del computer impazzito. Ecco che una premessa sci-fi dà vita a un gameplay frenetico e divertente, specialmente se giocato in compagnia.
I livelli si giocano con piacere e costringono a una costante attenzione a causa dei mostri che saltano fuori quando meno ce lo aspettiamo.
La grafica non è eccelsa ma fa il suo lavoro egregiamente e riesce a caratterizzare bene personaggi e mondo.
Acid in the house
Nota di merito per la musica: l’eco dell’acid house risuona forte dentro The chaos engine, ed ecco che le sessioni frenetiche vengono accompagnate da potentissime e trascinanti tracce acid con un basso psichedelico che ci catapulta anima e corpo nel deviato mondo di gioco.
The chaos engine si difende bene anche con il passare degli anni ed è in grado di regalare delle ore spensierate di divertimento, in particolare se abbiamo un nostalgico come noi che ha voglia di condividere le battaglie a suon di proiettili e power ups.