C’è stato un tempo in cui i computer Amiga erano una leggenda del settore informatico: quando Apple metteva sul mercato Macintosh con schermi da 9 pollici in grado di gestire solo quattro colori e bip monotono, Amiga forniva un computer con un sistema operativo con grafica a 32 bit, con sedici milioni di colori e suono stereo. In pratica un vero e proprio gioiello tecnologico, per l’epoca.
Sorge spontaneo chiedersi, a questo punto, come mai Amiga oggi non sia uno dei leader del mercato. La risposta è semplice: l’azienda che vendeva i computer Amiga era Commodore. Sì, la stessa del Commodore 64, che è fallita nel 1994 a causa di una gestione scellerata che scelse di massimizzare il profitto minimizzando la qualità e condendo il tutto con campagne di marketing non proprio adeguate. Nonostante la richiesta, accolta, da parte di Commodore di avere una gestione controllata, l’azienda dovette comunque vendere tutti gli immobili, gli asset finanziari e le proprietà intellettuali. Amiga fu così acquistata all’asta da Escom, azienda tedesca che vinse l’asta contro Dell, ma che tuttavia fallì nel 1996.
Nel 2009 i diritti sono stati acquisiti dalla neonata A-EON, una compagnia gallese finanziata da Trevor Dickinson che si occupa di sviluppare nuovi computer con architettura PowerPC. Anche l’Amiga X5000, infatti, presenta questa architettura.
Specifiche hardware
A seconda della versione, l’Amiga X5000 presenta una configurazione diversa, ma al moment0 la versione più avanzata è quella con un processore Freescale da 2,5GHz di clock, naturalmente dual core, con una ventola per il raffreddamento inusualmente piccola e a bassa velocità di rotazione, segnale, questo, che il sistema di raffreddamento serve a ben poco e che l’hardware regge il carico di lavoro senza problemi.
La scheda madre A-EON Cyrus+ prevede la dotazione più classica con audio integrato, slot PCI Express per le schede video, due porte ethernet dual gigabit, slot Xorro, sei porte USB e un custom chip molto interessante: lo Xena. un coprocessore XMOS da 16 core, 32 bit e 500 MHz, che, se programmato a dovere via software, può emulare quasi tutti i tipi di custom chip. Inoltre, il sistema viene equipaggiato con una scheda video ATI Radeon R9 270X, una scheda audio e una scheda per la porta seriale.
Un altro fantastico pregio per quanto riguarda l’hardware di questa macchina è la possibilità di avere fino a 64GB di RAM, il che permette al X5000 di raggiungere performance pazzesche, considerando comunque che ci sono soltanto due slot.
L’hard disk scelto per mettere la ciliegina sulla torta a questa configurazione è un SSD da 240GB che permette al computer di avviarsi ed essere pronto all’utilizzo in meno di 5 secondi. Inoltre le operazioni quotidiane diventeranno velocissime e mai frustranti.
Il prezzo? La versione più performante costa circa 1.840 dollari, mentre la versione più economica parte da 1.600 dollari.
Il sistema operativo
Dicevamo prima, che quand0 Macintosh produceva computer con schermi da 9 pollici, Amiga aveva già uno schermo a 32 bit e addirittura dotato di multitasking, il che significa che A-EON non ha dovuto fare granché per aggiornare Amiga e renderlo un sistema operativo all’avanguardia o comunque all’altezza dei concorrenti.
Commercialmente, questo si è tradotto in un grande vantaggio per A-EON in termini di sviluppo, permettendo all’azienda di abbattere i costi.
L’interfaccia grafica del sistema, Amiga OS 4.1, tuttavia, è molto spartana ed essenziale, ma, bisogna dirlo, anche molto leggera, il che contribuisce a mantenere il livello delle prestazioni e della velocità ottimale. Il vantaggio è che le opzioni di personalizzazione sono piuttosto ampia, con la possibilità di personalizzare anche le icone. Ogni finestra, oltre ai tre classici pulsanti per la chiusura (in alto a sinistra), per la riduzione a icona e l’ingrandimento (in alto a destra), ce n’è anche uno che serve a spostare la finestra in primo o secondo piano (sempre in alto a destra), tipo livelli di Photoshop.
Giochi e parco software
Il parco software di default è abbastanza fornito, essendo dotato di blocco note, estrattore archivi, lettore pdf, editor di testo, media player e browser web, ma è chiaro che non tutte le applicazioni che troviamo su Windows, Linux e Mac potranno essere trovate anche su Amiga, ma sicuramente ci sono delle valide alternative. Tutto sta nell’abituarsi.
Per quanto riguarda i giochi, per fare in modo di poter giocare ai grandi classici di Amiga, il sistema è stato dotato di un emulatore in grado di leggere i file in formato ADF, quello usato per i vecchi floppy, che permette di eseguire tutti i giochi classici degli anni ’80 e ’90.
Conclusioni
L’A-EON X5000 è una strana creatura: è come fare un salto spazio-temporale in un mondo dove Commodore non ha mai dichiarato bancarotta e Amiga non è mai stata abbandonata. Inoltre, anche se il prezzo sembra alto, si tratta di uno dei computer più veloci al mondo, con un’architettura e un comparto hardware decisamente fuori dagli schemi. Se migliorasse la disponibilità di software moderno e aggiornato, Amiga sarebbe sicuramente un market-leader.