Rick è tornato
Nel 1990, Rick Dangerous 2 ci mette di nuovo nei panni del fat guy alle prese con una lotta contro gli alieni, intenzionati a conquistare il mondo.
Questa volta Rick sarà armato di una pistola laser e si troverà coinvolto in sequenze più complesse e a dirittura più difficili di quelle viste nel capitolo precedente. Torna tutto lo stile del primo Rick Dangerous con una grafica caricaturale che stride incredibilmente con le copertine che giocavano su uno stile ancora alla indiana jones. Il gioco mantiene un comparto tecnico praticamente inalterato nonostante delle piccole migliorie grafiche.
Cresce a dismisura però la complessità del gioco, questa volta ancora più ricco di sequenze e più complesso sotto il punto di vista puzzle.
Cambio di scenario
Dimenticate le ambientazioni archeologiche perché questa volta Rick si troverà in giro per città a mondi alieni in una lotta furibonda con i malvagi invasori scoperti nella sua precedente avventura. Ancora una volta il povero Rick avrà problemi di carburante, sarà però armato a dirittura di una pistola laser, direttamente portata dal capitolo precedente. Il gioco si rinnova e si mostra con una nuova maschera e un nuovo stile. La voglia di cambiare è evidente e ammirevole e si può notare anche solo dalla simbolica mancanza del cappello e del classico abbigliamento di Rick (il cappello, va detto gli è stato carbonizzato da un colpo di laser!).
Un grande titolo per una grande piattaforma
Anche nella sua seconda iterazione, Rick Dangerous torna con la sua carica di anarchia e stile, presentandoci di fatto un gioco unico e indimenticabile, da giocare assolutamente e capace di appassionare ieri come oggi, proponendo meccaniche e stile capaci di influenzare ancora con forza la scena indie contemporanea.
Rick Dangerous 2 passa quindi a pieni voti il test del secondo capitolo, peccato per il finale aperto che lascia un po’ di amaro in bocca.