Il ritorno del doppio drago
Double Dragon 2 esce nel 1988 e inizia nel modo più cruento possibile, il perfido Willy infatti, dopo essere stato sconfitto nel gioco precedente, si vendica uccidendo Marian a colpi di mitragliatrice. Ecco che per si scatena la furia dei due fratelli che vanno alla caccia dell’assassino pronti a fargliela pagare nel peggior modo possibile. Il gioco ci vede di nuovo menare le mani per una serie di livelli con grafica migliorata dove incontreremo teppisti e balordi di ogni genere. Lo stile e il design rimangono estremamente vicini al precedente, mantenendo quindi una identità e una idea ben chiara del mondo di gioco.
Gameplay migliorato a spiriti oscuri
Migliora il gameplay che offre maggiori possibilità combo e varietà, interessante è la deriva esoterica della fase finale, dove ci troveremo a confrontarci con il nostro doppelganger, il lato cattivo dei protagonisti che apparirà sotto forma di un picchiatore viola che dovremo affrontare prima di incontrare finalmente il perfido Willy.
Double Dragon 2 è un titolo di qualità che nel lontano 1988 infiammava le sale giochi e che si lascia giocare ancora oggi, divertendo e appassionando.
Elevato è il livello di difficoltà, non capiterà infatti di rado di ritrovarci a terra sotto ai colpi di un team di punk che ci ha circondati.
Rigiocare dopo trent’anni
Giocare a Double Dragon 2 è una esperienza valida anche oggi, da godere in ogni forma, sia questo un emulatore o un remake. Per chiunque abbia amato i picchiaduro a scorrimento da salagiochi, Double Dragon 2 diventa sostanzialmente un must, un viaggio hard boiled in un mondo violento dove i nostri protagonisti avanzano mossi solamente dalla rabbia e dalla voglia di vendetta. Una spirale di odio e violenza brutale e che non si lascia scappare l’occasione di inserire un elemento filosofico con il doppio oscuro, però non siamo a Twin Peaks, da queste parti le cose si risolvono a pugni e calci.