Il mondo dell’albero
Faxanadu esce nel lontano 1987 ma si presenta già come un titolo carico di tutta quella modernità che travolgerà il mondo dei videogiochi. Siamo infatti di fronte a una trama ben scritta, un mondo caratterizzato, vivo e profondo fatto di scenari gotici e evocativi, così come un gameplay di qualità, complesso e che strizza l’occhio a Castlevania tenendo però una struttura molto aperta e esplorabile con tanto di villaggi e fortezze.
Se vogliamo trovare un corrispettivo attuale, Faxanadu può ricordare al giocatore di oggi la serie dei Souls, in particolare grazie alle sue atmosfere oniriche e misteriose e al fantasy dark che ci propone.
Salvare gli elfi
Utilizziamo un misterioso personaggio senza nome che si ritrova nella sua città natale dopo anni di assenza, è qui che scopre un mondo in declino, una realtà violenta e brutale dove la sua popolazione è stata decimata dai mostri guidati da una entità malvagia. Le acque sono state avvelenate e la città è in piena carestia, sarà compito nostro trovare una soluzione viaggiando per il mondo dell’albero, e distruggere il signore del male che sta portando la distruzione nel nostro mondo. Una premessa interessante tenuta in piedi da dialoghi e personaggi che popolano le città e gli ambienti di gioco, così come da un comparto grafico sì, del 1987, ma capace di stimolare il giocatore con design e scelte cromatiche di livello.
Leggende e misteri
Faxanadu è un gioco ricco di mistero e magia, un gioco dalle tinte dark e opprimenti, capace di raccontare storie interessanti e di dar vita a una lore di qualità da scoprire man mano che avanziamo all’interno di questa grande avventura. Un titolo particolare, unico e che nessuno dovrebbe davvero lasciarsi scappare, uno dei migliori action adventure dell’era Nes, da scoprire e riscoprire per chiunque ami il media videoludico.