Supersoldati volanti
Forgotten Worlds esce nel 1988 e ci ripropone il concept dei soldati volanti al posto delle astronavi. I nostri eroi sono alle prese con una armata di divinità malvagie che muovono masse di simil alieni, draghi e quant’altro, ecco che volando per qualche ragione non specificata, i nostri due nerboruti eroi si scagliano in uno sparatutto a scorrimento orizzontale, pronti a devastare tutto quello che gli orbita intorno, o spesso e volentieri a essere devastati, data la grandissima difficoltà del gioco. Forgotten Worlds è assolutamente sopra le righe e riesce a conquistare il giocatore con la sua particolare ambientazione, il design dei personaggi e quello degli avversari, specialmente delle creature più grandi e dell’armata di demoni dei o quello che sono ben caratterizzata e accattivante.
Satelliti e proiettili
Caratteristica del gioco, capace di renderlo unico, quanto ostico, è proprio quella dei satelliti. Intorno al nostro protagonista infatti orbiterà una sorta di drone attraverso il quale possiamo proteggerci e sparare, per mirare l’oggetto ci orbita intorno cambiando angolazione e costringendoci spesso a manovre folli per colpire gli avversari nel punto che desideriamo. Ecco che la classica meccanica di fuoco, diventa qualcosa di difficile da padroneggiare, in grado di dare grandi soddisfazioni una volta compresa, ma allo stesso tempo, capace di rendere il titolo estremamente più difficile in maniera leggermente artificiale. Sembra quasi che questo Forgotten Worlds sia più studiato per il gioco in co-op, che ci vede trasformare lo schermo in un inferno di proiettili orbitanti.
Mostri duri a cadere
Gli avversari di Forgotten Worlds, poi, sono duri a morire, spesso, infatti, non basterà un colpo ma ci vorrà una intera scarica per eliminare le minacce prima che ci arrivino addoso.
Il titolo in conclusione di presenta come un valido sparatutto a scorrimento orizzontale, capace di rinnovare il genere e di divertire tutti gli appassionati, con leggere tendenze masochistiche, dei giochi di questo genere!