Pistole su rotaie
Uscito nel 1994, Lethal Enforcers è il titolo che ha dato vita a rating di età per i videogiochi. La causa di tutto questo era l’utilizzo di personaggi molto relistici e la vendita del gioco assieme a una pistola dedicata che allarmò la società americana dell’epoca portando alla classificazione dei videogiochi in base e contenuti e violenza, ebbene sì.
Il gioco si presenta come uno sparatutto su rotaie che ci vede alle prese con un assalto terroristico in una serie di ambientazioni che vanno da un ufficio a China Town.
Caratteristica della consolle Sega sono sempre stati i titoli shooter dedicati a sparatorie e simili, questo ne è un esemplare particolare, qu asi un capostipite che ci trascina nell’azione con il suo revolver di plastica.
Il gioco è praticamente impossibile da completare senza la periferica, la modalità joystick infatti non ci permette di colpire in tempo gli avversari portandoci rapidamente, almeno di capacità straordinarie, al game over.
Un film interattivo
Lethal Enforcers è un buon gioco per gli amanti del genere, la scelta della grafica realistica e la possibilità di giocare in due rendono il prodotto davvero divertente, specialmente in compagnia. Ci troviamo praticamente davanti a un film d’azione interattivo e alla possibilità, soprattutto con 2 pistole di portare il divertimento della sala giochi in casa nostra.
Lethal Enforcers è un gioco assolutamente non straordinario, ma che potrebbe divertire, e non poco, tutti quei videogiocatori che cercano un’esperienza puramente arcade e sparatorie selvagge senza troppa necessità di riflettere.
Se poi volete vedere le origini della violenza videoludica che tanto fanno parlare in questi giorni, allora Lethal Enforcers potrebbe essere un importante viaggio educativo per capire dove nasce l’idea della correlazione tra videogiochi e stragi negli USA.
Un titolo famoso per motivi non strettamente ludico, che può meritare il vostro tempo.