Il risveglio dell’eroe
Brave Fencer Musashi compie in questi giorni, precisamente ieri 15 Luglio, il suo ventesimo completanno. Uscito nel 1998, il titolo è una ventata d’aria fresca nel genere rpg e, dopo il successo dell’immortale Final Fantasy 7, vede Square proporci un gioco fuori dalle righe che riprende lo stile superdeformed del capolavoro jrpg e va a scomodare una leggenda della mitologia giapponese, lo spadaccino Musashi.
Brave Fencer Musashi è un action rpg che ci vedrà avventurarci all’interno di un intero mondo 3d ricco di personaggi quest e avventure da vivere nel tentativo di fermare il risveglio di un terribile e antichissimo male.
Il gioco vanta una colonna sonora eccellente così come una direzione artistica davvero di qualità. Altra caratteristica di Brave Fencer sono le sequenze action che ricordano più di una volta alcune delle celebri sezioni più frenetiche di titoli come Crash Bandicoot.
Una grande avventura dopo l’epica di Cloud e Sephirot
Brave Fencer Musashi è un prodotto che si prende meno sul serio e che funge nel suo posizionamento temporale da digestivo post Final Fantasy. Un gioco comunque di altissimo valore, divertente e appagante specialmente grazie alla sua capacità di offrire una serie di esperienze fuori dal comune, proseguendo la tradizione del suo predecessore Square capace di lasciarci spesso a bocca aperta tra inquadrature e inaspettate sequenze action.
Il titolo fa parte di un artigianato del videogioco dove la creatività era ancora illimitata e, messo di fronte alle strutture ferree anche dei migliori prodotti di questi ultimi anni, sta lì come pietra miliare a dimostrare come la fantasia sfrenata vinca sempre della tecnica pura.
Un gioco da recuperare per tutti i possessori Psx, e un titolo da giocare un po’ per chiunque ami il mondo dei gdr Square, magari senza amare più di troppo la struttura a turni di cui sentiamo grande nostalgia, ma non amata da tutti i giocatori.