Assalto dal cielo
Aerial Assault esce nel 1990 e si va a unire alla vasta, forse anche troppo, schiera degli shooter 2d. Ci troveremo così alle prese con caccia nemici, elicotteri, navi, torrette piazzate sulle isole a terra e così via, nella costante ricercadi power ups e nel tentativo di sopravvivere alle fasi di bullet hell.
Aerial Assault ha una grafica accattivante e diverte nello stile militaristico che si discosta dalle derive spaziali della maggior parte dei titoli dell’epoca. Il gameplay è solido e preciso ( tranne alcuni problemi nel recupero dei power up con una hit zone abbastanza discutibile), ipnotiche e rilassanti sono invece le musiche.
Il problema di fondo del gioco, che si presenta con 3 livelli di difficoltà (quello easy alla stregua di un tutorial dato che non permette di completare il gioco), è la varietà. Non ci sono livelli e variazioni particolari, di fatto Aerial Assault diventa così un titolo basato sul punteggio e sulle sfide tra amici che non stimola il giocatore in niente, né per quanto riguarda la storia né per un vero motivo di andare avanti che non sia vedere la prossima ondata o raggiungere un punteggio superiore.
Meccaniche arcade che non reggono al giorno d’oggi
Aerial Assault è esponente di quel mondo di giochi senza un vero e proprio mordente, non male nel complesso e valido per la sua epoca, ma privo di quella cura e di quella dedizione che rendono un videogioco indimenticabile. Eccoci quindi con un arcade solido, uno shooter che potrebbe divertire i possessori della vecchia consolle SEGA, ma niente di eclatante se paragonato alla storia del videogame e a numerosi prodotti molto più interessanti disponibili all’epoca su Amiga e MS DOS.
Un titolo quindi nella media, da non demolire ma nemmeno con particolari lodi da decantare. Provatelo, un tentativo lo può comunque meritare.