Cloni di cloni
Agro Soar è un perfetto esempio di titolo geolocalizzato che mostra la potenza e la distribuzione di Game Boy assieme a quanto l’arrivo del videogioco portatile avesse fatto drizzare le orecchie alle più disparate compagnie in grado di prevedere il corso degli eventi, tanto che l’ibrida Switch sta registrando grandi successi al giorno d’oggi, nonostante la competizione di smartphone e tablet, senza parlare dell’indiscusso predominio di 3ds con cifre di base installata da far girare la testa.
Ma torniamo ad Agro Soar, per prima cosa, Agro altro non è che un clone di Muppet molto famoso in Australia, per un simile clone era necessario anche un videogioco che non fosse da meno, ed eccoci quindi alle prese con un titolo che è stato utilizzato così tante volte da non capire più quale fosse l’originale.
Esistono infatti diversi giochi con diversi sprite e diverse mascotte che utilizzano lo stesso gameplay e la stessa struttura di Agro Soar, rappresentante più noto di questo copia copia che ha portato a un gioco che non è nemmeno così male.
Il muppet Agro copia anche i videogiochi
Ci troveremo infatti a gestire Agro, intrappolato in un mondo preistorico mentre saltella di piattaforma in piattaforma, scivolando, evitando ostacoli e schivando avversari nel tentativo di raggiungere a fine del livello. Particolarità del titolo è la necessità di memorizzare fasi e trappole per sopravvivere nel tentativo successivo che crea così un sistema di trial and error costante fino al superamento delle varie fasi che, oltre ai riflessi, richiedono più che altro una pianificazione del nostro percorso.
Nel complesso Agro Sora risulta un titolo platform abbastanza minimale, interessante e divertente per partite veloci e scaccia pensieri, oltre che, ovviamente una specie di cartuccia di culto per i collezionisti di giochi Game Boy.
Solo per appassionato e cultisti della mitica portatile Nintendo.