Botte e pesi massimi
Uscito nel 1993, Aah! Harimanada è rimasto purtroppo confinato alla terra giapponese, dove il manga, l’anime e tutto il resto vanno molto di più che qua in occidente. Il gioco infatti si ispira a un manga dedicato al Sumo, una sorta di Rocky Joe in versione extra large che vede protagonista un lottatore di Sumo impegnato ad affrontare decine di temibili avversari.
Il risultato videoludico è però interessante, così interessante che ci dispiace parecchio non aver visto una versione tradotta anche qua da noi. Ci troviamo infatti alle prese con un picchiaduro atipico, un gioco di combattimento che fonde il Sumo con alcuni elementi di combattimento puro, inserendo nel complesso anche degli elementi esagerati e ai limiti del sovrannaturale. Il risultato è un gioco di lotta stranissimo, caratterizzato da una grafica eccellente, squisitamente giapponese e dettagliata, specialmente nella realizzazione dei bellissimi modelli dei lottatori.
Honda contro Honda
Il gioco ci vede combattere avversari enormi, esibirci in mosse speciali cercando di non farci scaraventare fuori dal ring. Il tutto è animato in modo eccellente, sotto una direzione artistica che pesca dal manga, ma che ci mette anche del suo realizzando un impatto visivo che fa pensare ad un quadro orientale in stile pixel art, con colori delicati e profondi.
Il titolo è una interessante deviazione sul genere. Un prodotto che merita una prova, e che purtroppo non è giocabile sulle nostre vecchie console.
Il mondo del Sumo non è stato abbastanza trattato nel regno dei videogiochi, un peccato diciamo noi, dato che questo Aah! Harimanada, ci ha davvero convinti nelle sue stranezze e nel suo stile unico.
Una perla dedicata ai collezionisti di stranezze, o a tutti i cultori dei giochi giapponesi che non sono riusciti a vedere la luce in occidente, pratica purtroppo ancora molto diffusa nonostante l’era del region free e del digitale.