L’orrore continua
Se pensavate di aver fermato la covata aliena vi sbagliavate di grosso, ecco che nel 1993 gli alieni pseudo xenomorfi tornano all’assalto, questa volta, Alien Breed 2, ci mette all’interno di una colonia che sta inviando strani segnali.
Ci ritroviamo così alle prese con una vera invasione da combattere a colpi di mitra come avevamo già fatto nel titolo precedente. Questa volta però ci troviamo di fronte a una grafica ulteriormente migliorata e a una fluiditià generale davvero eccezionale che rende le sequenze di gioco ancora più appaganti e adrenaliniche.
Alien Breed 2 fa tutto ciò che un sequel dovrebbe fare; rinnova il titolo e lo migliora in ogni punto divertendo il giocatore dall’inizio alla fine. Ecco quindi arrivare più mostri, più livelli e aree di gioco più grandi e complesse, il tutto, forse ancora più difficile che nel predecessore, tanto da riuscire a farci imprecare non poco fin dalle primissime fasi di gioco.
Nello spazio nessuno può sentirti urlare, a casa però sì
Non capiterà di rado infatti di trovarci in preda alla furia distruttiva davanti all’ennesima morte. Alien Breed 2 è infatti old school fino al midollo e ci mette di fronte a sequenze davvero difficili, con numerosi nemici a schermo e la necessità di agire rapidamente e in maniera perfetta.
Il gioco vanta una grafica di qualità, esasperata dai colori accesi a brillanti che rendono il mondo di gioco ancora più bello e realistico. Stessa cosa vale per il sonoro, con motivi indimenticabili e incalzanti, perfetti per le sequenze action più furiose.
Quando parliamo di Alien Breed 2, parliamo di un pezzo da novanta della scuderia amiga, e di una intera serie che è arrivata fino al remake del 2010, Alien Breed: Assault. Facile quindi perderci in elogi, la cosa più importante da fare, se amate gli action, in questo caso è correre e recuperare questo titolo straordinario, capace di divertire e appassionare ancora oggi, esattamente come ieri.