Xnomorfi e Predatori
Nel 1994 sbarca in sala giochi questo titolo assolutamente sopra le righe. Prendendo la licenza di Alien Vs Predator Capcom sforna un Beat em Up ultragiapponese che trasforma la famosa saga creata da Ridley Scott in un mix di generi in salsa manga che, nella sua forma videoludica funziona bene, nonostante si discosti spaventosamente dalla saga da cui prende il nome.
Alien Vs Predator è di fatto un picchiaduro a scorrimento dove ci troviamo a impersonare due umani, una giovane marine e un nerboruto soldato e due predator ognuno con le sue caratteristiche personali. La scelta dei personaggi (fino a tre in contemporanea) dà vita a un caos di proiettili e alieni che invadono rapidamente lo schermo.
Escono dalle fottute pareti
Il combattimento tecnico lascia spazio a ondate di xenomorfi che invadono lo schermo e che ci ritroveremo a sfoltire a suon di proiettili, power ups e armi bianche a seconda del personaggio che decideremo di scegliere. Il titolo risulta divertente anche se avremmo preferito meno avversari e più caratterizzazione di armi e stili di lotta. Di fatto ci troveremo a premere i tasti in maniera forsennata tentando di evitare le creature che si avvicinano troppo con le loro doppie bocche sbavanti.
Altro discorso sono i boss, divertenti e più strategici ma che non mancano di chiamare in loro soccorso le solite ondate di avversari.
Stile giapponese e classe da vendere
Alien Vs Predator deluderà gli amanti della saga cinematografica ma darà soddisfazione agli amanti degli arcade, grazie anche a una grafica colorata e piacevole, a un character design particolare che si distacca dalla serie ma propone qualcosa di interessante in questa fusione tra anime e xenomorfi.
Alien Vs Predator è un picchiaduro a scorrimento solido, divertente e capace di regalare delle ore spensierate e del sano divertimento da sala giochi.