Uscito nel leggendario 1998, Apocalypse è uno sparatutto in terza persona che ci vede vestire i panni di Bruce Willis, in una interessante interpretazione cybepunk.
Eccoci quindi alle prese con un folle scienziato, divenuto una potenza religiosa e politica e pronto a scatenare i quattro cavalieri dell’apocalisse con i suoi esperimenti genetici.
Nei panni di un ex allievo, ci troveremo impegnati in battaglie furiose, all’interno di un mondo cupo e tecnologico che pesca a piene mani da Blade Runner.
Apocalypse ha una dualità particolare.
Da un lato troviamo una grafica scarna, e un gameplay divertente ma davvero poco rifinito.
Dall’altro troviamo animazioni eccellenti, forti anche del motion caption di Willis che dà valore all’intera opera.
Apocalypse crea così delle atmosfere che vorremmo vivere meglio, ma che non si esprimono mai del tutto, data la componente estremamente action del titolo.
Apocalypse – Playstation | Battaglie biologiche
Ci troviamo comunque di fronte a un prodotto valido e divertente.
Uno shooter dal ritmo serrato dove ci troveremo ad affrontare ondate di nemici e enormi boss.
Il fascino del mondo creato e dei suoi personaggi, assieme al doppiaggio di livello della versione originale, permettono ad Apocalypse di lasciare il segno.
Non sono molti i giochi di questo genere e, per certi versi, Apocalypse si può accostare ai Contra 3d che, in certi casi, supera per fascino e atmosfera.
Apocalypse è un gioco di cui si parla ormai molto poco, ma comunque un prodotto che potrebbe divertirvi e affascinarvi se siete alla ricerca di un retrogame con animazioni eccellenti e un gameplay poco raffinato ma divertente.
Un titolo che meriterebbe almeno lo status di cult, anche per la trama sci-fi folle e complessa e per le trovate che caratterizzano la cupa distopia nella quale ci troveremo a combattere.
La presenza di Bruce Willis poi, dà una marcia in più al gioco.