Tra alti e bassi, Assassin’s Creed è stata una saga capace di segnare una intera generazione e di spingere ancora di più quegli open world divenuti ormai lo standard videoludico.
Da sempre infatti, quello che cerchiamo in un videogioco complesso e narrativo è un mondo interattivo, una realtà virtuale dove ci viene data una grande libertà e che ci permette di vivere lettaralmente un’avventura tutta nostra.
Assassin’s Creed si muove da sempre in questa direzione, toccando picchi di qualità in episodi come Brotherhood o lo splendido reboot Origins, assieme a grossi scivoloni che non mancano mai nella storia della saga.
Con Odissey Ubisoft ha ottenuti risultati eccellenti, nonostante un titolo con una scrittura molto limitata e una trama che annoia dopo poche ore; un gioco ricchissimo di contenuti ma un po’ privo di anima.
Ecco che, dopo un anno di pausa, sembra che il nuovo gioco sia confermato: si tratta di Assassin’s Creed Ragnarock, in uscita nel 2020 anche su PS5 e Xbox Scarlett.
Il gioco, previsto per il prossimo anno, a ridosso della nuova generazione sarà ambientato all’epoca dei vichinghi e ci vedrà interpretare un assassino dell’epoca, coinvolto nei principali eventi storici.
Il titolo uscirà per PC, PS4, Xbox One, PS5 e X; non mancherà una parte legata agli dei della mitologia celtica.
Saranno proprio le divinità norrene, dopo quelle dell’antica grecia, a caratterizzare la trama profonda di Assassin’s Creed.
Se Origins ci aveva convinti, soprattutto con la sua parte legata alla prima civilizzazione, Odissey aveva profondamente deluso, mostrando una blanda versione dei tanto attesi precursori e dialoghi ai limiti del ridicolo.
La speranza è che questo Ragnarock faccia un passo in avanti sotto il punto di vista narrativo, soprattutto avanzando delle pretese da rpg che hanno fortemente diviso i fan della saga.
Un futuro ritorno in Italia per Assassin’s Creed?
A questo punto sembra molto difficile, continuiamo a sperare.
