Le sale giochi ogni tanto offrivano qualche spunto interessante a livello di genere e protagonisti, come ad esempio Avenging Spirit. Fallimento totale come incassi, e piuttosto raro da trovare in cabinato, era invece un ottimo platform game dall’ambientazione pressoché unica. Si guidava uno spettro in grado di possedere gli altri personaggi, ottenendo in questo modo le loro abilità. Ma l’effetto non durava per sempre, anzi…
Il gameplay era sempre basato su salti e sparatorie inquadrate (o meglio: disegnate) lateralmente ma la possibilità di cambiare personaggio modificava l’intera struttura. Tanto più che non potevamo tenere sempre lo stesso alter-ego in quanto una barra ci ricordava quando saremmo stati “espulsi”. Da quel momento dovevamo trovare un altro ospite, per non finire la partita anzitempo.
La scelta dei protagonisti, inoltre, variava in base al livello così da spingerci ancora di più ad andare avanti. Si passava dai classici soldati ai ninja, senza dimenticare gangster e perfino maghi. La fantasia, tipicamente giapponese, degli sviluppatori si era scatenata anche nelle espressioni buffe e nei boss di fine livello. L’intero design della grafica era molto vicino ai fumetti e non trascurava nemmeno le animazioni.
Jaleco, la casa produttrice, aveva inserito anche altri elementi che facevano sembrare Avenging Spirit più un gioco per console o computer. C’erano gli intermezzi che raccontavano la storia e perfino finali multipli in base agli oggetti raccolti lungo i livelli (le chiavi per liberare la nostra ragazza). Grafica e sonoro erano altrettanto riusciti, soprattutto nell’ampia scelta di personaggi e nella qualità delle musiche.
Avenging Spirit soffriva però di una difficoltà totalmente sbilanciata, infatti bastava controllare il personaggio sbagliato per vedere la partita finire dopo pochi minuti. La pratica aiutava parecchio, ma nel 1991 (quando uscì) pochi avevano tempo e voglia di sprecare gettoni su questo titolo con l’ampia scelta di giochi in uscita. E così apparve e scomparve rapidamente sulla scena coin-op, nonostante meritasse altra gloria.