Le lacrime di Asrael
Uscito nel 1996, Azrael’s Tear è un titolo action adventure non troppo conosciuto, cosa gravissima, dato che ci troviamo di fronte a un’opera che sfiora e forse raggiunge il capolavoro.
Con un immaginario che ricorda vagamente il Terry Gilliam di Twelve Monkeys, Azrael’s Tear ci mette nei panni di un tombarolo del futuro, impegnato nel recupero di reliquie e oggetti vari da un mondo ormai distrutto da una terribile piaga. La nostra ricerca si concentrerà sul sacro Graal che prometterebbe trall’altro di guarire il nostro mondo morente, ed ecco che la nostra avventura ha inizio.
Il titolo vanta un’atmosfera incredibile e davvero unica. La tecnologia si fonde con elementi grotteschi e rovinati, oltre che con una buona dose di religione e spiritismo. Il risultato è un adventure con alcune fasi di combattimento pieno zeppo di interessanti puzzle, dialoghi e sotto quest che ci catturerà dall’inizio alla fine nel suo bizzarro universo.
Una perla nascosta da riscoprire assolutamente
Azrael’s Tear è un gioco che potrebbe fare letteralmente impazzire gli amanti della fantascienza e dello strano. Il gioco vanta un grafica di grande livello, curata e particolare, così come un gameplay lento, ma particolarissimo e completamente in sintonia con la realtà ce ci viene raccontata.
Azrael’s Tear è un gioco che meriterebbe davvero più considerazione, tanto che a nostro avviso, sarebbe da inserire tra i capisaldi del mondo adventure, anche per il coraggio di proporre un titolo di questo genere in una veste fps basata sul motore di Quake.
Difficilmente troverete qualcosa di paragonabile a questo gioco in tutto il panorama videoludico moderno, l’unico termine di paragone può essere forse un’altra perla dimenticata, Arx Fatalis, titolo che vanta un sistema di gioco piuttosto simile, oltre che un mondo vivo e organico come questo.
Che dire, il mondo dei retrogames e del retrogaming continua a riservarci sorprese come questa, e noi continueremo quindi a scavare in cerca dei capolavori perduti da riportare alla luce.