Inferno postatomico tra uomini e mutanti
Bad Blood esce nel 1990 per MS DOS e Commodore 64, il titolo ci vede catapultati in un mondo postatomico dove dovremo prendere la guida di un protagonista da scegliere tra tre personaggi. Ecco che ci troviamo subito immersi in un mondo vivo, un vero e proprio open world vecchia scuola con centinaia di npc con cui parlare e interagire, una incredibile libertà (possiamo uccidere praticamente ogni cosa) e un mondo enorme tutto da esplorare.
Bad Blood si comporta quindi come un mix tra un gdr e un action adventure puro. Ci troviamo infatti all’interno di combattimenti in stile action dove per avere la meglio dovremo trovare armi varie sparse per la mappa di gioco.
Un titolo retrò che mostra i denti
La grafica è accattivante, curatissima e, per la sua data di uscita, di qualità. Anche oggi il mondo creato dagli sviluppatori risulta piacevole e interessante, anche sotto il punto di vista visivo. Il sonoro è molto elementare, quasi nullo, non possiamo quindi valutarlo troppo trovandoci in un’era tecnicamente piuttosto arcaica . Niente però rovina l’immersione e la curiosità di scoprire il mondo di gioco tra dialoghi e combattimenti.
Un mondo unico
Il mondo di Bad Blood è popolato di umani e mutanti, una realtà costantemente sull’orlo del conflitto dove si lotta giorno per giorno per sopravvivere, dando la caccia a orribili bestie mutate e combattendo predoni e nemici di ogni tipo pronti a uccidere per rubare un po’ di risorse.
Quello creato dagli sviluppatori è un far west postatomico che precorre realtà come lo splendido Fallout New Vegas. Un gioco capace di affascinare grazie al suo mondo e alle meccaniche innovative che scelgono l’action contro l’rpg, regalandoci comunque un free roaming e una libertà assoluta.
Un titolo da riscoprire e rigiocare per tutti gli amanti del retrogaming di qualità!