Per mostrare al mondo la potenza, vera o presunta, del lettore CD-ROM per Mega Drive Sega ebbe ancora una volta una pessima idea. Invece di realizzare un adattamento di Batman Returns creato appositamente per il supporto ottico, riprese quello in cartuccia e inserì delle sequenze di guida. Che erano spettacolari, ma venivano “danneggiate” dalle fasi a piattaforme. Perché, invece, non fare un gioco pensato davvero per il Mega CD?
La domanda è rimasta senza risposta per oltre vent’anni ma resta valida, guardando la qualità espressa dalle fasi in stile coin-op. Inquadrate da dietro, univano guida e combattimento sfruttando l’hardware aggiuntivo per mostrare più oggetti, effetti speciali e altro ancora. Le stesse musiche, suonate direttamente da disco, erano qualcosa di spettacolare per l’inizio degli anni ’90 (si parla infatti del 1993).
Purtroppo, scesi dalla macchina tornava il solito gioco di piattaforme con gli stessi livelli della precedente versione Mega Drive e i medesimi difetti. Oltre alla ripetitività generale, c’era una difficoltà totalmente sbilanciata e collisioni rivedibili, che portavano a terminare la partita per errori non nostri. Sforzandosi di resistere alla tortura, dopo ogni fase “platform” si tornava alla guida e quindi alla parte migliore di Batman Returns.
In realtà, era anche possibile giocare solo le fasi guidate saltando il resto, ma così veniva accorciata di molto la durata complessiva. Sembrava di essere davanti al prototipo di un ottimo gioco, se solo ci fosse stata più attenzione nel pubblicarlo. Basta dare un’occhiata al video qui sotto per capire di cosa stiamo parlando: sulla Batmobile, rallentamenti a parte, non eravamo molto lontani dai giochi da sala.
Il richiamo del film diede un minimo di popolarità a Batman Returns ma il fatto che non fosse 100% inedito deluse i pochi coraggiosi che avevano investito nel Mega CD. L’ultima cosa che si aspettavano, infatti, era ritrovare un gioco mediocre in formato “deluxe”. Ancora oggi, le fasi di guida restano notevoli per chi ricorda i titoli arcade firmati Sega: un vero spreco, viste le altre fasi di gioco.