Kojima ne fa una delle sue
Quando alla guida di un progetto c’è Hideo Kojima, inventore della mitica saga di Metal Gear, allora le cose si fanno sempre interessanti. Ecco che il mitico game director torna alla carica andando a rivoluzionare di nuovo gameplay, elementi visivi e modalità di gioco completamente folli con questo Boktai, titolo per Gameboy Advance da non lasciarsi sfuggire, una piccola perla che non ha avuto il successo che meritava, nonostante la presenza di più di un seguito.
Il primo motivo per ricordare Boktai è la meccanica solare. Ebbene sì, la cartuccia aveva un particolare sensore che le permetteva di percepire la luce solare, ecco che per ricaricare la pistola del protagonista dovevamo spesso uscire di casa e andare alla luce diretta del sole! Ma Boktai non è solo meccaniche originali, è anche un titolo solido e divertente.
Vampiri e armi solari
Il titolo ci vede alla caccia di vampiri immortali che hanno ridotto il mondo a una devastazione. Alla guida del nostro protagonista ci troveremo a sparare raggi di luce, dare la caccia ai succhia sangue ed esibirci in sezioni stealth che mostrano come le meccaniche di Metal Gear fossero ancora nel sangue dello sviluppatore giapponese.
Il titolo è una ventata d’aria fresca anche nel panorama contemporaneo. Boktai sprizza originalità da tutti i pori e trascina il giocatore in una vicenda sopra le righe e accattivante che difficilmente non rimarrà impressa nel cuore del videogiocatore.
Grafica e sonoro di qualità
Per quanto riguarda il comparto tecnico siamo a livelli altissimi. La portatile Nintendo dà il meglio di sé con un 2d eccezionale e intramontabile arricchito dal character design unico di protagonisti e mostri, se guardate bene potrete notare come lo stile generale sia stato recentemente ripreso dal successo indie Hyper Light Drifter, dove le similitudini sono non poche.
Da giocare, senza se e senza ma.