Captain America and The Avengers, uscito in un primo tempo come cabinato arcade, fu il classico gioco su licenza costato parecchio e curato sommariamente a livello di contenuti. Se il coin-op aveva dalla sua (in certe versioni) il multiplayer a quattro in contemporanea, le uscite casalinghe dovevano contare solo sul gameplay. E parlando di un picchiaduro a scorrimento, c’era poco per chi non fosse ultra seguace dei fumetti Marvel.
Nei panni attillati o metallici di quattro Vendicatori, dovevamo sventare i piani del Teschio Rosso prendendo a pugni e calci qualsiasi cosa ci sbarrasse la strada. Già l’idea di base suonava piuttosto strana rispetto ai comics e infatti si trattava del solito clone di Final Fight/Double Dragon con una grafica diversa. In più, rispetto ai tantissimi rivali, il titolo firmato Data East aveva dei personaggi dal forte richiamo.
L’attenzione ai fumetti era elevata nella versione Super Nintendo, grazie alla presenza di apposite sequenze introduttive e di intermezzo. Benché mediocri come qualità dei disegni, aiutavano a far sembrare il gioco un vero e proprio fumetto o cartone animato Made in USA. Peccato che la grafica, già nel cabinato, fosse scarsa come dettaglio, varietà e animazioni. Una volta ridotta ulteriormente per le console, risultava appena decente.
Dalla sua, Captain America and The Avengers aveva un gameplay molto collaudato e apprezzabile soprattutto giocando in due. Oltre alle tante citazioni dai fumetti originali, e qualche frase campionata esilarante, c’erano alcune interessanti variazioni sul tema. Si poteva passare dall’azione in stile picchiaduro a fasi shooter sempre inquadrate lateralmente, dove i nostri eroi diventavano in pratica delle astronavi.
Vista la povertà dei giochi su licenza di allora, e la discreta fama della versione arcade, questo titolo ottenne un discreto seguito anche sui formati da casa. Ma non avendo nulla di originale, o una realizzazione degna di nota, venne rapidamente messo da parte quando uscirono giochi migliori. Del resto, eravamo già nel 1993 e l’intera categoria picchiaduro stava iniziando a soffrire i segni dell’età ormai avanzata.