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Castlevania: Symphony of the Night – PlayStation

Castlevania: Symphony of the Night sta per compiere vent’anni, eppure non sembra così vecchio. Merito dell’estrema cura con cui venne realizzato tanto che ancora oggi è considerato tra i migliori capitoli della serie se non il migliore in assoluto. Ma ai tempi del lancio, nel 1997, in pochi credevano davvero nelle potenzialità di questo gioco dato che nemmeno Konami investì molto nella sua promozione.

Castlevania: Symphony of the NightIn quel periodo, andava di moda soltanto la grafica 3D e un gioco basato ancora sui classici sprite di una volta sembrava “vecchio” ancor prima di uscire. Ma bastarono pochi minuti con il controller per rendersi conto che Koji Igarashi e il resto del team di sviluppo avessero creato un autentico capolavoro. Dei vecchi capitoli, tranne ambientazione e comandi di base, non aveva molto ma pose le fondamenta per tutti quelli usciti dopo.

Castlevania: Symphony of the Night era un gioco d’azione a tema horror-fantasy solo all’apperenza ispirato a Metroid. C’era si una forte componente esplorativa e si avanzava solo guadagnando nuove abilità (come nel gioco Nintendo) ma storia e ambientazione erano molto più importanti. Come i segreti, tanto che per anni si è andati avanti a rigiocare certe sezioni solo per scoprire cosa potessero nascondere.

Castlevania: Symphony of the NightGraficamente era notevole come stile ma solo discreto nella realizzazione, per colpa di una definizione molto bassa anche per gli standard della PlayStation. L’audio si presentava invece in modo spettacolare, grazie a una colonna sonora che univa sapientemente pezzi classici e moderni. Ma era il gameplay, e l’enormità di oggetti da raccogliere, a rendere questo titolo più profondo e impegnativo dell’intera concorrenza.

Konami si accorse, in lieve ritardo, del classico che aveva per le mani e continuò a riciclarlo negli anni successivi attraverso le uscite portatili di Castlevania. Per questo motivo, se avete giocato uno dei vari capitoli per Game Boy Advance o Nintendo DS avete praticamente già giocato Castlevania: Symphony of the Night. Ciò non toglie che abbia segnato la storia dei videogame e tenuto in vita la grafica 2D nel momento in cui sembrava doverci abbandonare.

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