Dante’s Inferno – Playstation 3 | Nostalgia e letteratura per un action memorabile
Dante’s Inferno esce nel 2010 nell’era di Playstation 3 e Xbox 360.
Nonostante i tempi relativamente recenti, il titolo prende però una formula che ci riporta rapidamente a quell’action in stiel God of War e Devil May Cry, tipicamente PS2.
Una formula rodata che il gioco sfrutta al meglio, accompagnandola con una trama complessa e interessante, capace di pescare a piene mani dall’opera, caposaldo della sapienza umana, e di reinventarla in un modo gioco, ma spesso fedele alle atmosfere e alle visioni dantesche.
Dante’s Inferno, è uno dei titoli più retrò della genera PS3, un gioco che sembra davvero un prodotto PS2 e che conserva della precedente generazione, quella voglia di creare prodotti dal forte gameplay, ancora lontani dall’attenzione e al ritmo più narrativo che caratterizza la generazione PS3 e PS4.
Dante’s Inferno – Playstation 3 | Gironi e battaglie
Forte di un gameplay solido e di una direzione artistica eccezionale, Dante’s Inferno riesce a portare avanti tematiche importanti, trasportandoci in luoghi grotteschi e popolati da personaggi interessanti presi direttamente dalle suggestioni più cupe della Commedia.
Un titolo al quale è difficile trovare difetti, sopratutto affrontandolo in ottica di retrogaming.
Viene da chiedersi piuttosto per quale motivo EA non abbia puntato su questa IP, riproponendola magari con un reboot o un sequel.
Dante’s Inferno infatti è riuscito, seguendo comunque gli stilemi del genere, a portare una grande innovazione all’interno di un mercato che si preparava ad essere colonizzato da FPS di ogni genere e dove, per un momento i titoli di spessore che sarebbero poi arrivati nel corso della generazione, sembravano lontani dall’interesse del pubblico.
Per fortuna, gli open world e le opere dalla narrativa complessa, oltre ad ottimi rpg, si apprestavano a sbarcare sul mercato, rivoluzionandolo.