Deadly Premonition Origins: un cult finalmente anche su Nintendo Switch
Deadly Premonition è stato uno dei titoli cult della generazione passata, un prodotto capace di portare alla ribalta lo sviluppatore Swery che ha annunciato a sorpresa un sequel del suo capolavoro in arrivo nel 2020.
Ed ecco che Deadly Premonition Origins, il primo titolo della saga arriva su Nintendo Switch, permettendoci di rigiocare a un prodotto unico nel suo genere, capace di fondere una grafica da ps2 e alcuni elementi di gameplay ai limiti dell’amatoriale, con una storia straordinaria, trovate di ogni genere e meccaniche che puntavano al realismo capaci di rendere il gioco un cult e una fonte di ispirazione per molti prodotti futuri.
Deadly Premonition ci vede investigare su uno strano omicidio che ci porterà a scoprire realtà sovrannaturali di pura ispirazione Lynchiana.
Il genio di Swery però non si limita a plagiare alcuni elementi di Twin Peaks ma li reinventa in una salsa nipponica e unica che vi terrà incollati allo schermo.
Un gioco da un altro tempo
Deadly Premonition, con la sua ricerca del realismo affiancata da un comparto tecnico imbarazzante, è un prodotto assolutamente cult.
Un caso di gioco d’autore per eccellenza che ha stregato moltissimi utenti e che diventa finalmente giocabile anche nell’attuale generazione.
Il nostro protagonista dovrà radersi, rischierà di ingrassare mangiando troppo e dovrà sottostare a una serie di elementi iperrealistici.
Allo stesso tempo il gioco propone elementi arcade e altre stranezze, tanto da far pensare a un comparto tecnico non limitato, ma in certi casi volutamente alterato per contribuire al risultato artistico del gioco.
Come al solito il prezzo non è bassissimo, circa 30 euro per un gioco che inizia a sentire i suoi anni.
Godersi Deadly Premonition su Switch è però un’esperienza unica.
A metà strada tra Alan Wake e Shenmue, non possiamo che accogliere con soddisfazione questo titolo retrò che riesce a proporre alcune innovazioni incredibili per il suo genere.