Death Stranding ottiene un grande successo in patria dove conquista il miglior lancio giapponese di questa generazione.
Il dato, legato al solo mercato retail, vede Death Stranding al primo posto con 185.909 copie, che gli hanno permesso di scalare le classifiche giapponesi.
Un grande risultato per Kojima il cui particolarissimo gioco, sembra faticare un po’ su altri mercati, senza ottenere quei trionfi tipici delle sue produzioni.
Death Stranding conquista il giappone superando di gran lunga Judgment (153.577 copie), Sekiro: Shadows Die Twice (150.721 copie) e lo splendido Bloodborne (150.245 copie).
Il gioco sta ottenendo buoni risultati anche sotto il punto di vista streaming.
Lo vediamo infatti molto seguito su Twitch, grazie anche alle sue particolari meccaniche che permettono di divertire notevolmente il pubblico con le stranezze e i trasporti più estremi.
Death Stranding, lo ripetiamo è uno dei giochi più interessanti della generazione, un prodotto che ricorda come il mondo dei videogiochi non debba fermarsi a combattimenti e sparatorie, ma come ci sia ancora tantissimo da Da esplorare.
Da queste parti lo sappiamo bene, basti pensare a come, andando nel passato possiamo trovare prodotti simulativi di ogni genere, una concezione diverse del videogioco che ci vedeva alla guida di società di estrazione dei minerali (Dune), così come a caccia di nostri cloni per dimensioni lontane (Captain Blood), e ancora a consegnare pizze in spericolate corse in motorino, o a guidare strani veicoli e colonizzare mondi.
Death Stranding gioca tutto sulla sua storia e sul suo particolare gameplay, regalando un gioco che sembra incarnare al meglio lo spirito del passato riproponendolo agli sgoccioli della generazione.
La genialità di Kojima non può davvero essere messa in discussione, il gioco non è di sicuro adatto a tutti ma, per quanto ci riguarda, siamo di fronte a un grande passo in avanti per l’industria, soprattutto se le vendite saranno positive.