Desert Strike – Sega Mega Drive | Battaglie nel deserto
Uscito nel 1992, Desert Strike è uno sparatutto con veivoli militari, un genere caduto in disuso ma capace, nel passato, di regalare grandi emozioni.
Desert Strike, è un gioco firmato Electronic Arts che reinterpretava in chiave mista arcade/simulativa la Guerra del Golfo.
Pur senza usare nomi e località reali, il gioco ci vede alle prese con le fasi salienti dell’attacco USA alla dittatura irachena vissuto nei panni di un equipaggio di elicotteri.
A bordo del nostro inarrestabile Apache, eccoci quindi a combattere completando una moltitudine di incarichi dietro le linee nemiche.
Ciò che rende Desert Strike così speciale rispetto agli altri sparatutto dell’epoca è la profondità di gioco, insieme alla prospettiva molto particolare.
L’inquadratura è infatti isometrica, veicoli e costruzioni basati su modelli 3D, e gli effetti sonori in netta prevalenza sulle musiche.
Il gioco ha quindi un’impronta molto realistica e simulativa, nonostante non manchi di elementi prettamente arcade.
Desert Strike – Sega Mega Drive | Un gioco simulativo che conserva il suo valore anche oggi
La potenza delle nostre armi è naturalmente esagerata, e si distacca nettamente dalla realtà, lasciando quella componente giocosa fondamentale al titolo.
A rendere Desert Strike così bello e appassionante ancora oggi, è la profondità di gameplay.
Ogni missione lascia ampio spazio al giocatore nei modi per essere completata e sono sempre presenti obiettivi extra o segreti da scoprire.
Per un titolo datato 1992, si tratta di elementi poco comuni su console che ne fecero un classico all’interno del suo specifico sottogenere.
Poco dopo l’esordio su Mega Drive, in pieno stile EA, non mancarono le altre versioni per Amiga, PC e Super Nintendo oltre agli immancabili seguiti.
Purtroppo la serie è stata interrotta sul finire degli anni ’90 per chiara mancanza di idee: tutti gli episodi usavano la stessa struttura aggiornando solo la grafica.
La dimostrazione che Desert Strike, almeno a livello di concept, era già quasi perfetto.