L’ispettore Callaghan! Ebbene sì, perfino Clint Eastwood fece un’apparizione su Nintendo Entertainment System grazie a uno dei peggiori titoli della storia dei videogame. Dirty Harry, che è il nome originale della serie cinematografica, voleva essere un fedele adattamento dei vari film, ma fallì clamorosamente l’obiettivo. Pessimo tecnicamente, fastidioso da giocare e complicato oltre ogni comprensione, risultava così brutto da essere quasi bello.
La celebre frase “go ahead…make my day” (coraggio, fatti ammazzare in Italia) apriva il gioco ed era l’unica cosa, insieme al volto di Eastwood, ad essere di qualità decente. Parliamo infatti dell’ennesima licenza sprecata, che però partiva da ottime basi. Nei panni di Callahan (senza G negli Stati Uniti) eravamo alla ricerca di prove e sospetti, usando una varietà di gadget oltre alla celebre pistola 44 Magnum.
Peccato che le dinamiche di gioco fossero più grezze dei modi di Callahan, a partire dai nemici infiniti per arrivare alla difficoltà davvero spietata. Non si poteva fare un passo senza venire assaliti da qualche malvivente e, una volta finiti i colpi, si restava con i soli pugni. Inoltre, l’idea di poter esplorare liberamente lo scenario, a partire dalle strade per arrivare agli interni, era ottima sulla carta ma applicata male.
Non veniva mai indicato l’obiettivo da raggiungere, quindi si vagava inutilmente alla ricerca di oggetti o persone cercando di restare vivi. I limiti del gameplay erano rafforzati dal fatto che molti elementi grafici si ripetevano, iniziando dai nemici per finire con le ambientazioni. Perdersi tra stanze tutte uguali era normale, o terminare la partita solo perché presi d’assalto da una marea di teppisti.
Mettiamoci la grafica poco più che ignobile e il sonoro quasi fastidioso ed ecco che Dirty Harry appare per quello che era ed è rimasto negli anni: un pessimo action game. Arrivato nel 1990 nei negozi, fu praticamente ignorato da tutti e scomparve rapidamente nel nulla. Oggi, viene ricordato solo per l’originalità del protagonista e la voce campionata nei titoli. Troppo poco per farne un gioco decente…