Paperino in versione ninja? Negli anni ’90 se ne sono viste di tutti i colori e Donald in Maui Mallard non fa eccezione. Per distinguere il suo platform game dai mille e più rivali, Disney scelse la strada della personalizzazione cambiando i temi classici legati a Paperino. Stavolta era un investigatore privato, Maui Mallard appunto, deciso a ritrovare una misteriosa reliquia nascosta chissà dove.
Il gioco aveva un’atmosfera molto diversa dai soliti platform game basati su mascotte, imitando più da vicino i classici del cinema e le crime story. I colori erano cupi, le musiche lente e, a parte il protagonista, non c’era molto da ridere. Eppure Donald in Maui Mallard riuscì a catturare l’attenzione del pubblico a 16 bit pur arrivando nettamente in ritardo rispetto all’epoca Mega Drive/Super Nintendo (eravamo già nel 1995).
La versione per Mega Drive, che vedete nel filmato e nelle immagini, vantava una realizzazione più che discreta e un gameplay basato su combattimenti, salti di precisione e puzzle. Questi ultimi, gli enigmi, erano piuttosto impegnativi non tanto come risoluzione, ma nella difficoltà: pochi errori e Paperino salutava il giocatore lasciando spazio al classico Game Over. Oltretutto, la possibilità di continuare era limitata in numero.
Malgrado la difficoltà non certo da bambini, Donald in Maui Mallard aveva numerosi aspetti che spingevano a continuare. Il primo era la doppia personalità del protagonista che, trasformandosi in ninja, guadagnava nuove abilità e un look da guerriero veramente spassoso. A limitare il divertimento, c’erano alcuni problemi tecnici legati al ritardo nei comandi e alle collisioni imprecise, ma erano un classico del periodo.
Complessivamente, Donald in Maui Mallard resta uno dei migliori adattamenti di Paperino sulle vecchie console soprattutto perché offriva qualcosa di nuovo, almeno a livello di ambientazione. Arrivando così tardi sul mercato, quando era già iniziata l’era PlayStation, ottenne meno riconoscimenti di quellli che avrebbe meritato. Fortuna che, pochi anni più tardi, è stato riscoperto grazie al retrogaming…