Old Boy sei proprio tu?
Uscito nel 1992, Dylan Dog: Gli uccisori è un’opera della mitica Simulmondo, casa di produzione italiana in grado di dar vita ad alcuni dei titoli più iconici della prima ondata di videogiochi, e di regalarci perle immortali alle quali ancora oggi torniamo a ritorniamo.
Con Dylan Dog: Gli uccisori, ci troviamo di fronte a un’avventura con componenti di investigazione e action dove il povero Old boy si ritrova imprigionato all’interno di una enorme villa popolata da persone impazzite in preda a raptus omicidi. Avventurandosi all’interno della magione Dog, dovrà risolvere una serie di puzzle, scoprire indizi e segreti fino ad affrontare il malvagio professor Evil.
Il gioco si muove in un metaverso che si sposa con l’albo numero 5 di Dylan Dog, quando ancora Dylan Dog era ciò che molti di noi hanno amato, prima della deriva attuale e quando ancora le storie le scriveva Sclavi (che nella confezione originale aveva confezionato anche un episodio speciale dedicato al gioco).
Un grande omaggio e un titolo affascinante
Il risultato è un gioco affiscinante, dotato di una grafica di qualità, così come di un sonoro ben fatto e appassionante.
Di buona fattura sono le schermate e le animazioni dedicate che differiscono dall’edizione Commodore 64. Dylan Dog: gli uccisori è l’ennesima grande prova di Simulmondo, capace di raccontare universi e di spingere il giocatore all’interno di un gameplay alternativo dove l’azione si fonde con l’avventura grafica.
Un gioco immancabile per tutti gli amanti di Dylan Dog, oltre che per i cultori di Simulmondo e del videogioco italiano.
Il risultato finale è un fumetto di Dylan God in movimento ed è tutto ciò che un appassionato potrebbe chiedere. Vederlo di nuovo in movimento, ascoltare le splendide melodie ci ha fatto venire una grandissima nostalgia. Per fortuna però l’Old Boy è sempre lì che ci attende, all’interno dell’opera di Simulmondo e dei suoi vecchi e indimenticabili albi.
Una risposta
Grazie.