Quando i videogame sembravano indirizzati definitivamente ai CD-ROM, come avvenne negli anni successivi, un titolo a prima vista sconosciuto dimostrò che le vecchie cartucce avevano ancora qualcosa da dire. Si trattava di Flashback, action adventure firmato Delphine Software che rappresenta tuttora uno dei migliori titoli di sempre e probabilmente il miglior gioco di azione e piattaforme uscito su Mega Drive.
Usando semplici schermate fisse e una struttura molto lineare, gli sviluppatori erano riusciti a creare un’atmosfera invidiabile e un coivolgimento (per il giocatore) visto di rado su console. Merito della cura spesa nella grafica, iniziando dalle ottime animazioni del protagonista, chiaramente ispirate a Prince of Persia. Benché il team di sviluppo non avesse nulla a che fare con quel gioco, era impossibile non notare le molte similitudini.
Ma in questo caso c’era molto di più: una vera e propria avventura a piattaforme con dialoghi, enigmi e soprattutto intermezzi animati in stile film. Proprio i filmati, che univano in modo spettacolare la trama, avevano uno stile molto stilizzato e insieme unico, dando a Flashback qull’impatto che lo rese inconfondibile. Oltre a offrire i soliti salti, acrobazie e sparatorie, il gameplay spaziava sull’esplorazione e sugli enigmi, senza dimenticare l’azione non stop.
Quest’ultima diventava protagonista nella seconda parte del gioco, forse la meno riuscita complessivamente. Dai movimenti misurati dei primi livelli si passava a continui combattimenti, per cui né i comandi né il gameplay erano stati pensati. Inoltre, Flashback era piuttosto corto e facile: grazie alle password, si finiva tranquillamente in un paio di giorni e la sua linearità annullava quasi totalmente la voglia di rigiocarlo (il percorso restava quello).
Si tratta, comunque, di difetti accettabili in una realizzazione ancora oggi esemplare. Lo stile presente nella grafica e nel sonoro, la giocabilità perfezionata al millimetro e la storia ricca di colpi di scena bastarono a renderlo un successo. E infatti arrivò su tutti i principali computer e console del periodo, benché la versione per Mega Drive fosse quella che più ne mostrava le qualità.