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Grand Theft Auto – PC

Grand Theft Auto, l’odierno GTA, non fu nemmeno lontanamente il kolossal che è oggi agli esordi di fine anni ’90. Prima di tutto, non se l’aspettava nessuno perché si guardava solo la grafica 3D mentre il gioco usava ancora (in gran parte) le due dimensioni. In seconda battuta, non era legato a nessuna serie celebre nel 1997, benché stesse per avviarne una tra le più amate di sempre.

Grand Theft AutoInutile girarci attorno: ciò che lo rese popolare fu la possibilità di andare contro le regole impersonando i criminali. Dovevamo scalare il mondo del crimine completando vari “lavoretti” nelle tre città di Liberty City, Vice City e San Andreas per i vari boss locali. Gran parte dell’azione si svolgeva sui veicoli ma era già possibile muoversi a piedi e creare scompiglio in totale libertà.

Sul lato audiovisivo, come accennato eravamo indietro anche agli standardi di allora e basta un’occhiata al video per rendersene conto. La grafica era confusa e sfocata, la varietà ai minimi termini e la cura nel design piuttosto ridotta. Faceva meglio il sonoro, grazie alla musica discreta e all’ampia scelta di effetti ma questa caratteristica viene sempre dopo in un VIDEOgame. Cosa salvò Grand Theft Auto dal fallimento? La giocabilità stellare.

Grand Theft AutoRaramente, se non mai, si erano visti giochi così irriverenti a livello di storia e altrettanto sfontati nell’azione offerta all’utente. Potevamo farne davvero di tutti i colori, sentendoci “cattivi” come poche volte prima. Tutto questo venne notato dai mass-media che riaprirono (in realtà per poco tempo) la solita caccia alle streghe sulla violenza nei videogiochi. Ma ormai era troppo tardi: GTA stava diventando un vero e proprio fenomeno.

Non si può negare il genio dei creatori di Lemmings, oggi si chiamano Rockstar North ma allora erano DMA Design, nel puntare solo sulla sostanza. E farlo senza avere alcun supporto aggiuntivo dall’hardware, visto che fu pubblicato su quasi tutti i formati (e doveva funzionare ovunque). Se dopo vent’anni, GTA è ancora un campione d’incassi, il merito va tutto a questo studio scozzese.

I commenti del pubblico

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