Survival Horror arcaici
Uscito nel 1983, Halloween è un tie in legato alla pellicola horror dell’epoca.
Il gioco ci vede vestire i panni di una baby sitter, impegnata a salvare bambini dalla furia di Michael Majers.
Naturalmente dato il periodo e la macchina su cui il gioco gira, parliamo di quadrettoni che prendono sembianze umanoidi e di un sistema di gioco complesso, ma comunque legato alla sua epoca storica.
Halloween è un titolo andato molto male, tanto da far fallire la stessa Wizard che lo produsse, dopo l’ennesimo insuccesso.
E’ così però che il gioco è diventato un titolo cult, un prodotto inoltre che ha avuto grossi problemi legali proprio per la violenza che lo caratterizzava e che lo vide vendere senza essere esposto, o addirittura rifiutato da alcuni rivenditori USA.
Certo vederlo oggi fa sorridere, ed è difficile definire violenza quella che appare su schermo, ci troviamo però di fronte a una delle prime polemica su violenza e videogiochi.
Halloween oggi
Descrivere il titolo e dare una recensione obiettiva non è facile per un gioco del 1983.
Di sicuro non ci troviamo di fronte a qualcosa di memorabile, allo stesso tempo però il gioco può vantare le sue particolarità, la colonna sonora ossessiva, alcune scene geniali dove la luce va a viene creando uno stato di tensione all’epoca straordinario, oltre al farci rivivere, alla maniere dell’83, i momenti di orrore della celebre pellicola.
Halloween si annovera così tra i prodotti per curiosi e per collezionisti.
Un gioco trascurabile, ma non per questo di cattiva fattura.
Da elogiare alcune trovate e scelte stilistiche che, sfruttando un hardware primitivo come quello di Atari, riuscirono comunque a trasmettere sensazioni e emozioni al giocatore.
Al giorno d’oggi risulta comunque come una stranezza, un titolo frustrante di un’epoca ormai troppo lontana per farcelo apprezzare davvero.
Molto più interessante è la storia del titolo e della sua censura.