Non ho bocca e devo urlare
I have no mouth and i must scream esce nel 1995; oltre a possedere uno dei titoli più evocativi dell’intera storia dei videogiochi, I have no mouth, è un vero e proprio esempio di capolavoro stilistico, capace di portare avanti tematiche mature e d’avanguardia, sprofondandoci in un incubo di carne e metallo dove si mette in discussione la stessa natura umana e il senso della propria esistenza. Il titolo prende spunto dal racconto omonimo scritto dal geniale Harlan Ellison e ci catapulta in un mondo oramai devastato dove una mente superiore ha preso il controllo totale di ogni cosa trasformando e plasmando la realtà in una creazione meccanica e cibernetica. E’ qui che la mente elettronica, un neo Dio meccanico, tortura per divertimento una serie di personaggi, condannati a vivere e soffrire in eterno, e sono proprio questi i protagonisti di cui prenderemo volta volta il controllo, per scoprire il nostro passato e cercare di combattere la macchina.
Un viaggio metafisico
I have no mouth and i must scream è un vero e proprio viaggio metafisico, un titolo crudo e violento con un comparto visivo incredibile e immaginativo pieno di simboli e significati nascosti. Tra piramidi e strutture cristianoidi robotizzate ci troveremo in un vero e proprio tuffo oscuro nell’inconscio e nella parte più sottile della realtà. Alla guida dei nostri disperati, dovremo risolvere enigmi e puzzle in pieno stile punta e clicca, costantemente immersi in un mondo folle e sadico.
A Skynet piace torturare
I have no mouth and i must scream è semplicemente un gioco da giocare. Per chiunque ami il mondo dei videogiochi, la creatività e le storie di qualità, questo è un titolo imprescindibile, una delle esperienze più potenti e deliranti che vi capiterà nella vostra carriera di videogiocatori, possiamo solo consigliare di giocarlo, assaporarlo e custodirne il ricordo nei vostri cuori.