Violenza e paranoia
Hotline Miami è uno degli indie più importanti di sempre.
Una saga capace di mostrare quanto la pixel art possa essere utilizzata non in senso retrò, ma per creare qualcosa di nuovo ed entusiasmante.
E’ il caso dei due titoli, Hotline Miami e Hotline Miami 2: Wrong Number, capaci da soli di dar vita a una incredibile mitologia e di raccontare una delle storie più affascinanti della scorsa era videoludica.
I due titoli, capolavori action ultraviolenti e psichedelici, arrivano finalmente su Nintendo Switch, con un annuncio nel corso dell’indie showcase di GamesCom e una realease immediata della collection che consigliamo a tutti gli amanti della pixel art e dei giochi d’azione.
Se non conoscete Hotline Miami, vi basti pensare che, ormai da anni, il titolo è stato copiato innumerevoli volte, senza che nessuno sia riuscito a realizzare niente di anche vagamente simile.
Hotline Miami abbatte il muro della pixel art e la utilizza per scopri precisi, anziché per mancanza di fondi e effetto nostalgia.
La visuale a volo d’aquila, dà vita poi a un gameplay impeccabile e frenetico che speriamo di vedere ottimizzato al massimo su Nintendo Switch (su Vita, il secondo capitolo aveva alcuni intoppi di framerate).
Gallina vecchia
Nonostante si tratti di un gioco vecchiotto (il primo capitolo è del 2012), se amate la portabilità e volete giocare a una dei prodotti più divertenti e folli degli ultimi anni, forse l’esponente numero uno dell’era d’oro degli indie games, allora la meraviglia Devolver e Dennation Games non può sfuggirvi.
Il consiglio è di accaparrarvelo e buttarvi subito a capofitto nei massacri di Hotline Miami, guidati da una colonna sonora indimenticabile, ossessiva e psichedelica, quanto geniale e innovativa.
Un pezzo da novanta è arrivato su Switch, si va ad aggiungere quindi alla scuderia della console e ai grandi capolavori del presente e del passato che l’ibrida Nintendo contiene.