Quando Bruce Willis aveva ancora i capelli, faceva già film di qualità discutibile come Hudson Hawk. Vista la popolarità dell’attore americano a inizio anni ’90, grazie a Die Hard, l’inglese Ocean non poteva ignorare questa licenza. Ecco spiegato perché una pellicola mediocre venne portata su molti formati da casa, tra cui il Commodore 64. La vera notizia, ed eccezione alla regola, è che si trattasse di un buon gioco.
Presentato nel classico stile platform a scorrimento laterale, ci vedeva impegnati a completare i livelli nei panni di un “ladro gentiluomo”. I primi ostacoli da evitare erano le trappole inserite nello scenario, oltre a vari personaggi curiosi. Dai cani alle guardie, erano tutti molto dannosi per la salute del protagonista, che poteva difendersi solo attraverso una palla da baseball. Esatto: una palla tuttofare da tirare addoso al nemico di turno.
L’elemenco chiave di Hudson Hawk, rispetto ai giochi di piattaforme concorrenti, era la sua maggiore profondità. Per completare i livelli non bastava arrivare in fondo, visto che dovevamo risolvere anche (semplici) enigmi di natura arcade. Spostare casse, azionare interruttori, aprire porte…Sembra scontato parlarne oggi, ma all’epoca non erano molti i giochi ad avere questi elementi come standard.
Pur essendo abbastanza “punitivo” come difficoltà, offriva sempre l’incentivo a continuare grazie all’aspetto ben curato. Livelli e personaggi, rappresentati come caricature, offrivano uno stile unico e anche una discreta varietà. Si andava dai tetti delle case ai musei, dalle arrampicate su corde alla fuga dalle telecamere laser. L’unico elemento veramente negativo era il multi-load, ovvero la presenza costante di caricamenti.
Peccato fossimo già nel 1991 e il Commodore 64 a metà del viale del tramonto, ormai sostituito quasi da tutti attraverso computer e console. Ciò rese Hudson Hawk poco diffuso a livello di distribuzione e altrettanto poco conosciuto, anche a causa della pellicola. Il film, tra i peggiori di Bruce Willis, sicuramente non aiutò l’omonimo videogame nelle vendite.